La Lombardia riabbraccia i turisti Dati in crescita, boom in montagna

Il Covid frena, la regione torna nelle mappe di viaggio. Milano fa meglio anche del 2019. E chi parte? Vola negli Usa

MILANO

Quasi 700mila arrivi a luglio, il 7% in più rispetto allo stesso mese del 2019. Il primo dato ufficiale è di Milano: 696.338 ingressi in città. Nell’estate del ritorno al (quasi) “liberi tutti“ dopo le restrizioni dettate dalla pandemia, il capoluogo lombardo ha subito superato i livelli dell’ultimo anno pre-Covid, quello del record (oltre 10 milioni di turisti). A fine anno, secondo il report Polis-Lombardia su dati Istat e Cob, nella regione gli arrivi saranno cresciuti: Sondrio, Como e Cremona avranno un incremento superiore al 40%.

Le montagne (su tutte la Valtellina), i laghi (in particolare il Garda) e le città d’arte (Mantova, Milano e Bergamo) hanno rivisto gli stranieri: +159% nel primo trimestre, 2,3 milioni in più del 2021. E i lombardi? "Sono tornati a scegliere gli Stati Uniti, destinazioni “sospese“ per il Covid – dichiara Giordano Nobile, presidente Fiavet Lombardia, l’associazione regionale lombarda delle imprese viaggio e turismo che aderisce a Confcommercio –. Per il corto raggio all’estero le isole della Grecia hanno prevalso sulle Baleari, anche se per il mare vincono Sardegna, Sicilia e Puglia". I costi sono aumentati del 15-20%. "La spesa media dei lombardi è di 1.200 euro a settimana per il mare e di 1.500-2mila per le mete a corto raggio: hanno ripreso anche i tour e destinazioni come Inghilterra, Azzorre, Irlanda". La soluzione preferita? "Hotel con pensione completa e villaggi all inclusive". Luca Balzarotti