Italiano fermato in Nepal: "Rubava reperti archeologici". Lui: mi hanno incastrato

Il docente dell’Accademia di Brescia in manette: "Ho solo raccolto dei detriti da terra". La Farnesina segue la vicenda. Per l’appassionato di trekking era l’ultimo giorno di ferie

Tiziano Ronchi, 27 anni di Brescia, docente di Arti visive all’Accademia Santa Giulia

Tiziano Ronchi, 27 anni di Brescia, docente di Arti visive all’Accademia Santa Giulia

Brescia, 14 marzo 2023 - Compie un lungo viaggio tra l’India e Nepal e l’ultimo giorno, con un tasca il biglietto aereo per rientrare in Italia l’indomani, finisce in manette. Il motivo? Avrebbe rubato reperti archeologici. Questo almeno secondo le autorità nepalesi, perché il protagonista della vicenda, Tiziano Ronchi, 27enne docente dell’Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia, nega. "Mio fratello è innocente, è stato un equivoco", riferisce la sorella Angela, in forte ansia per lui. Laureato in Arti Visive all’Accademia dove oggi ha la cattedra (in Decorazione) e laureato pure in Progettazione dell’architettura al Politecnico di Milano, Ronchi, grande passione per i viaggi, la natura, il trekking, gli sport estremi e ovviamente l’arte, lo scorso 31 gennaio era partito per esplorare appunto l’India e il Nepal. Sarebbe dovuto tornare a Brescia lunedì, 6 marzo. Ma la domenica precedente è stato arrestato a Bakthapur. Trascorsa qualche ora in carcere, per pregresse questioni di salute è stato trasferito all’ospedale di Katmandu, dove si trova tuttora. "Tiziano sta abbastanza bene, lo sentiamo quotidianamente, ma è in stato di detenzione – continua la sorella –. Ci auguriamo vivamente venga convocato al più presto da un giudice e possa chiarire tutto. Le accuse sono confuse, non si capisce sulla scorta di quali presupposti siano state mosse".

Gli articoli pubblicati dai giornali nepalesi dipingono il giovane esperto d’arte non solo come un ladro di reperti sacri, ma anche come un furbo che avrebbe evitato di pagare la tassa d’ingresso alla città di Bakthapur obbligatoria per i turisti. Ronchi avrebbe agito la notte intorno all’una e trenta nel tempio Taleju, scrive la testata MyRepublica, diffondendo peraltro il numero di passaporto di Ronchi. Un testimone avrebbe sorpreso l’italiano che, armato di coltello, tentava di asportare parte di una statua. Avrebbe informato i militari addetti alla sorveglianza del tempio mentre Ronchi tentava di allontanarsi, poi il fermo. Per la famiglia è una storia surreale. "Anche i riferimenti temporali sono sbagliati – continua Angela –. E mio fratello non ha mai cambiato versione. Anzitutto ci ha raccontato che era giorno, e non notte, e non si trovava in un tempio ma per strada, a Bakthapur. Era entrato in città da una via laterale, e non aveva pagato il biglietto d’ingresso solo perché nessuno gliel’aveva chiesto. Passeggiava per strada quando ha notato per terra alcuni pezzetti di legno mescolati a dei cocci. Li ha presi in mano per capire cosa fossero e mentre li maneggiava, un passante l’ha avvicinato per avvertirlo di lasciarli stare, così li ha rimessi subito a terra. Poi se n’è andato. Poco dopo è stato raggiunto dalle guardie che l’hanno perquisito, ma addosso non aveva nulla. L’hanno condotto in gendarmeria e poi in carcere. Nessun parlava inglese e lui non ha potuto spiegarsi".

Kevin, un amico che era in viaggio con Ronchi, un’idea se l’è fatta: "Tiziano è stato incastrato e io posso affermarlo perché il giorno prima ero con lui e dovevamo incontrarci anche il giorno in cui è stato arrestato", ha scritto su Facebook, seguito da un’ondata di commenti di solidarietà da parte di chi conosce il professore. "Impossibile che Tiziano abbia fatto una cosa del genere", è il ritornello rimbalzato sui social. Anche l’ex direttore dell’Accademia Santa Giulia, dove appunto Ronchi ha studiato prima di diventare docente, è incredulo: "Cosa? Tiziano bloccato in Nepal per un furto? Ma non scherziamo. Io lo conosco sin da quando era ragazzino. Lui le statue le crea, non le ruba".

Della vicenda si sta occupando la Farnesina con il console italiano, Gianluca Rubagotti, che si è recato in visita all’ospedale e si tiene in contatto con i genitori e la sorella del 27enne. "Il viaggio per Tiziano era un sogno, una missione celebrativa per nostra madre, che a 22 anni, sei mesi dopo aver scalato l’Annapurna, è finita in sedia a rotelle per un terribile incidente in montagna – si commuove Angela – . Mio fratello è tornato sui suoi passi. Mai si sarebbe sognato di sfregiare la cultura nepalese".