DAVIDE RUFFINI
Cronaca

It-Alert Lombardia, messaggi e questionario. Dubbi e domande sulla privacy

Conto alla rovescia per la sperimentazione del nuovo sistema di allarme pubblico. Le risposte su tutela dei dati personali e anonimato

It-Alert: fra poco più di una settimana il test in Lombardia

It-Alert: fra poco più di una settimana il test in Lombardia

Milano, 11 settembre 2023 – Si avvicina la sperimentazione lombarda di It-Alert, il nuovo sistema di allarme pubblico di cui si sta dotando l’Italia, basato su messaggi inviati in automatico sui telefoni cellulari in caso di calamità naturali o altri eventi pericolosi per l’incolumità della collettività. 

Il giorno prescelto per il test in Lombardia è martedì 19 settembre, una settimana dopo la ripresa delle operazioni a livello nazionale, prevista per domani, martedì 12 settembre, con le prove in Campania, Friuli Venezia-Giulia e Marche. 

L’avviso di allerta – sia in fase di sperimentazione, sia in caso di effettiva necessità quando il sistema sarà a regime – arriverà con un messaggio sul telefonino. Dettaglio che potrebbe evocare in qualcuno dubbi e domande sul rispetto della privacy. Questioni simili potrebbero sorgere anche a fronte del questionario da compilare in seguito alla ricezione del messaggio di test, un form presente sul sito ufficiale di It-Alert che contiene una serie di domande tecniche, “emozionali” e su eventuali problemi nell’arrivo dell’avviso di prova. 

Le risposte sulla privacy

Sulla questione privacy il sito ufficiale di It-Alert è piuttosto netto. Fra le Faq, le possibili domande ricorrenti, riguardo la sperimentazione ce n’è una specificamente dedicata a questo tema. “It-Alert può compromettere la mia privacy?” è la questione. Risposta: “No, IT-alert non comporta nessuna compromissione dei livelli di privacy.”. 

Il questionario

Più dettagliato il capitolo sulla privacy in merito al questionario da compilare in seguito alla ricezione del primo messaggio. Innanzitutto va detto che le domande non saranno inviate su alcun dispositivo e non c’è alcun obbligo a rispondere. Si tratta di una serie di domande elaborate per ottenere un feedback in questa fase di test. Il form, creato con la tecnologia Microsoft Form, è a disposizione sul sito ufficiale di It-Alert. 

"Durante la fase di compilazione – specificano i responsabili di It-Alert – (prima che l’interessato selezioni il tasto ‘invio’), Microsoft (soggetto proprietario della tecnologia di realizzazione del modulo del questionario stesso) non effettua alcuna visualizzazione dell’indirizzo IP di chi compila né tanto meno alcuna archiviazione dei dati di compilazione, anche se avrebbe la possibilità di farlo”.

Ogni dato relativo ai contenuti del questionario e all’indirizzo IP dell’interessato, si legge ancora sul sito, “non persiste né viene archiviato nei sistemi Microsoft. Il Dipartimento della Protezione Civile riceve i contenuti del questionario una volta che l’interessato ha confermato il tutto con il tasto ‘invia’, senza che ai contenuti sia collegato alcun riferimento all’indirizzo IP dell’interessato o ad altro elemento che lo renda identificato o identificabile”.

Lo stesso Dipartimento, poi, "aggrega ulteriormente i dati e li tratta per fini statistici/di analisi del sistema, il tutto sempre in forma anonima. I dati raccolti attraverso il questionario sul test It-alert sono, dunque, sin dall’inizio anonimi, non consentendo l’identificazione dell’interessato e vengono utilizzati al solo fine di effettuare l’analisi del sistema per migliorarlo e integrarlo rispetto alle segnalazioni degli utenti stessi”.