Spese e prestiti con identità rubate. Ogni mese commessi oltre 250 furti in Lombardia

Nel primo semestre 1.506 casi, il 3% in più rispetto al periodo di inizio 2020. L’esperta: è l’effetto del boom dell’e-commerce

Le forze dell'ordine sempre più impegnate sulle frodi d'identità

Le forze dell'ordine sempre più impegnate sulle frodi d'identità

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Milano - Acquisti e finanziamenti conclusi tramite identità rubate. Con nomi, cognomi e soldi di altri. Nel primo semestre in Lombardia è successo più di 250 volte al mese: 1.506 casi da gennaio a giugno, il 3% in più dello stesso periodo del 2020. "Lo sviluppo dell’e-commerce ha contribuito alla crescita dei casi perpetrati sui canali virtuali, dove le verifiche possono essere meno sofisticate ed efficaci , a fronte di una maggiore difficoltà a effettuare frodi fisiche in banca o presso gli sportelli " spiega Beatrice Rubini, (nella foto sotto) direttore della linea Mister Credit di CRIF.

L’Osservatorio sulle frodi creditizie e i furti di identità, che ogni sei mesi aggiorna i dati, colloca la Lombardia al secondo posto a livello nazionale con un’ulteriore crescita di casi rispetto al recente passato. L’area più bersagliata si conferma la Città metropolitana di Milano, terza in Italia con 560 reati. Più di un terzo dell’intera regione. Brescia con 165 episodi fa segnare il quattordicesimo peggior risultato assoluto. A seguire si trovano Bergamo con 152 frodi e Varese con 143. L’incremento di furti con frode di identità online "determina un allungamento dei tempi di scoperta da parte delle vittime" – analizza Rubini – che scoprono di essere state truffate sempre più tardi.

Beatrice Rubini, direttore della Linea Mister Credit di CRIF
Beatrice Rubini, direttore della Linea Mister Credit di CRIF

"Se da un lato il 52,5% dei casi viene rilevato entro sei mesi, dall’altro lato in un caso su cinque le frodi risultano messe in atto addirittura cinque anni prima – spiega il direttore della linea Mister Credit di CRIF –. È evidente che tanto più la frode viene intercettata tempestivamente, quanto più i danni saranno minimizzati". Il prestito finalizzato agli acquisti si conferma la tipologia più soggetta alle frodi, con il 43,1% del totale dei casi. Ma qualcosa rispetto a un anno fa è cambiato. Secondo l’Osservatorio, infatti, è cresciuta la percentuale di casi che riguardano le spese per elettrodomestici: 48,2% (+30%).

Al secondo posto si trovano i prestiti per l’acquisto di auto-moto, seguiti dagli acquisti di prodotti di elettronica-informatica-telefonia, con il 12% del totale a fronte di un aumento del +24,4%. Più di 1.000 anche le frodi che nel primo semestre dell’anno hanno avuto per oggetto un finanziamento per l’acquisto di mobili e articoli di arredamento. Dieci anni fa il 62,7% dei furti con frode riguardava l’acquisto di auto e moto, beni con valore più alto. Nell’ultimo semestre invece l’attenzione della criminalità si è spostata verso prodotti di importo più contenuto.