FEDERICA PACELLA
Cronaca

Hiv e Aids in crescita in Lombardia: ma la scoperta avviene per caso perché nessuno fa screening

Le nuove infezioni hanno ripreso ad aumentare dopo la “pausa“ del Covid-19. Milano e Brescia le province col più alto tasso d’Italia

A livello nazionale nel 2022 le nuove diagnosi di infezione sono state 3,2 ogni 100mila residenti

A livello nazionale nel 2022 le nuove diagnosi di infezione sono state 3,2 ogni 100mila residenti

Dopo il minimo toccato nell’anno di Covid, continua a salire il numero di nuove diagnosi di Hiv e Aids: il dato lombardo è sotto la media europea, ma Milano e Brescia sono tra le province col più alto numero di diagnosi per il 2022 in Italia.

Sono alcuni dei dati sulle nuove diagnosi di infezione da Hiv e dei casi di Aids in Italia al 31 dicembre 2022 pubblicati nei giorni scorsi nel Notiziario Istisan, redatto dal Centro operativo Aids dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), con il contributo di alcuni componenti del Comitato tecnico sanitario del ministero della Salute e i referenti della Direzione generale della prevenzione sanitaria del ministero della Salute.

Per quanto riguarda l’Hiv, a livello nazionale nel 2022 le nuove diagnosi di infezione sono state 3,2 ogni 100mila residenti in Italia, sotto i 5,1 di media europea. In valori assoluti, la Lombardia è al secondo posto con 218 nuove diagnosi (di cui 210 di residenti) dopo le 293 del Lazio; record negativo spetta però alla provincia di Brescia, che ha un’incidenza di nuove diagnosi sopra le 3,5 ogni 100mila residenti, decisamente oltre la media lombarda di 2,1.

Nel complesso, dal 2012 al 2022 sono state 7.201 le nuove diagnosi in Lombardia, il valore più alto sulle 33.527 a livello nazionale; il valore più basso si è registrato nel 2020, quando sono state “solo“ 119.

Stando ai dati di quest’ultimo anno, il 60% di casi ha riguardato italiani, mentre un 40% di diagnosi sono state relative a stranieri, con un quadro leggermente sbilanciato rispetto alla media nazionale (68% italiani, 31% stranieri). La maggior parte delle nuove diagnosi di infezione da Hiv è attribuibile a rapporti sessuali, che rappresentano l’83,9% di tutte le segnalazioni a livello nazionale.

Come è stata scoperta la positività? Dall’indagine emerge che la maggior parte è stata intercettata da test per sintomi correlati al virus o per sospetti di patologia o per comportamenti sessuali a rischio; ancora residuale la scoperta della positività per adesione a controlli di routine o iniziative di screening a seguito di campagne informative (circa il 9%).

Per quanto riguarda l’Aids, in attesa dell’aggiornamento annuale, pubblicato in occasione della giornata internazionale dell’1 dicembre, i dati evidenziano come la Lombardia sia sempre al primo posto per numero assoluto di nuove diagnosi (97 nel 2022), ma non si è ancora tornati ai livelli pre-Covid, se consideriamo che nel 2019 erano state 156.

Tra le province lombarde, quelle con maggiore incidenza di nuovi casi di Aids sono Como, Lecco, Lodi (sopra 1,5 ogni 100mila residenti), seguite da Brescia (tra 1,1 e 1,5). Stabili i numeri relativi alla prevalenza (persone complessive con questa patologia), che nel 2020 erano 6.640 rispetto ai 6.166 del 2011, segno che i trattamenti permettono di scongiurare le conseguenze nefaste della malattia.