Guida Michelin 2023, il trionfo di Cannavacciuolo. In Lombardia 7 nuove stelle

Terza stella per Villa Crespi, sul lago d'Orta; al Cantinone & Sport Hotel Alpina di Madesimo la stella verde. Ecco dove sono le new entry in regione

Federico Sgorbini e Andrea Ribaldone del ristorane Lino di Pavia

Federico Sgorbini e Andrea Ribaldone del ristorane Lino di Pavia

Corte Franca (Brescia) - La consacrazione definitiva. Antonino Cannavacciuolo conquista la terza stella Michelin con Villa Crespi ed entra nell’Olimpo della cucina italiana. Volto tv simpatico e gioviale, certo, fra battute e pacche sulle spalle, ma anche chef dotato di "tecnica, equilibrio e precisione estetica che si traducono per l’ospite in pure emozioni", come si legge nella motivazione.

Questo il verdetto principale della Guida Michelin 2023, presentata ieri al Relais Franciacorta che ha visto ufficializzare i 385 ristoranti stellati italiani: 12 tre stelle, 38 due stelle e 335 monostella. Il locale su l lago d’Orta, nel Novarese, conquista il massimo riconoscimento andandosi ad aggiungere agli altri 11 tristellati che hanno tutti confermato il loro status. Tra questi, anche i tre lombardi Da Vittorio a Brusaporto (Bergamo), Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio (Mantova) ed Enrico Bartolini al Mudec (Milano). La Lombardia mantiene anche i suoi cinque due stelle - Miramonti l’Altro di Concesio (Bs), Villa Feltrinelli di Gargnano (Bs), il D’O di Davide Oldani a Cornaredo (Milano), Il Luogo di Aimo e Nadia a Milano e Seta by Antonio Guida sempre nel capoluogo - senza tuttavia aggiudicarsi nessuna delle quattro new entry, vale a dire Acquolina (Roma) di chef Daniele Lippi, Enoteca La Torre (Roma) di chef Domenico Stile, St. George by Heinz Beck (Taormina) di chef Salvatore Iuliano e Locanda Sant’Uffizio Enrico Bartolini (Penango, Asti) di chef Gabriele Boffa. Anche quest’anno, dunque, niente upgrade per Carlo Cracco che resta ancora con una stella dopo il clamoroso declassamento del 2018.

Le novità in regione giungono dalle nuove stelle singole, ben sette delle 33 totali, distribuite fra metropoli e provincia. Si tratta di Andrea Aprea e di Anima a Milano, di Bolle a Lallio (Bg), de Il Sereno al lago di Torno (Co), di Lino a Pavia, della Trattoria Contemporanea di Lomazzo (Co) e di Vitium a Crema (Cr). Un passo avanti rispetto al +4 dello scorso anno, per un numero di new entry quasi raddoppiato, anche se alla fine il saldo generale dice solamente +3 ristoranti stellati in Lombardia, 59 contro i 56 del 2022, per efeftto dei quattro locali che la stella l’hanno invece persa. Parliamo di Frosio (Almè, Bergamo), Mistral (Bellagio, Como), Innocenti Evasioni (Milano) e Locanda Vecchia Pavia “Al Mulino” (Certosa di Pavia), quest’ultima causa chiusura. Bandierina lombarda, infine, anche tra le 19 nuove stelle verdi, il particolare riconoscimento introdotto lo scorso anno che premia i ristoranti all’avanguardia sul tema della sostenibilità.  A ricervarla è iI Cantinone & Sport Hotel Alpina di Madesimo, in Valchiavenna, che affianca così questo gagliardetto green alla stella classica di cui già si fregiava.

Sono stati poi assegnati quattro premi speciali. Il Premio Michelin Young Chef 2023 by Lavazza è stato assegnato al 28enne Davide Guidara del ristorante I Tenerumi del Therasia Resort sull’isola di Vulcano, alle Eolie; il Premio Michelin Servizio di sala 2023 by Intrecci-Alta Formazione di Sala è stato assegnato a Michael Falk ed Eleonora Corazza del ristorante Apostelstube di Bressanone, in Alto Adige; il Premio Michelin Chef Mentor 2023 by Blancpain è andato ad Enrico Bartolini mentre il Premio Michelin Sommelier 2023 by Consorzio del Vino Brunello di Montalcino è stato consegnato a Stefano Quero del ristorante Condividere di Torino.