Guerriglia No Expo, la Grecia nega l'estradizione degli anarchici

La decisione per ora riguarda due dei cinque antagonisti accusati di devastazione e saccheggio

Guerriglia dei No Expo a Milano

Guerriglia dei No Expo a Milano

Milano, 8 gennaio 2016 - Niente estradizione dalla Grecia per gli anarchici ellenici che sarebbero coinvolti  nella guerriglia urbana 'No Expo'  del 1° maggio scorso a Milano. In cinque erano stati arrestati ad Atene lo scorso 12 novembre nell'ambito dell'inchiesta del procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e del pm Piero Basilone che aveva portato anche all'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di cinque antagonisti milanesi.  Da quanto si è saputo da fonti giudiziarie e legali milanesi, oggi i giudici di Atene, dopo un'udienza, hanno detto no all'estradizione verso l'Italia per due dei cinque arrestati. La decisione potrebbe essere legata al fatto che in Grecia non è prevista la fattispecie di reato di devastazione e saccheggio che in Italia prevede, invece, pene fino ai 15 anni di carcere. È raro allo stesso tempo che un Paese dell'Ue neghi l'estradizione di un arrestato verso un altro paese europeo. SCONTRI_4938370_183629

Il Tribunale di Atene aveva, già, rimesso in libertà i cinque anarchici, disponendo per loro l'obbligo di firma. In seguito, il ministero della Giustizia greco aveva posto come condizione per dare il via libera all'estradizione  la rassicurazione da parte dell'Italia che gli indagati avrebbero dovuto scontare l'eventuale pena definitiva nel loro Paese.

 In particolare, tra i greci che avrebbero fatto parte del 'blocco nero' che ha messo a ferro e fuoco Milano nel giorno in cui iniziava l'Expo, stando alle indagini condotte dalla Digos, c'è Alexandros Kouros, che sarebbe stato il più pericoloso e il più attivo del gruppo negli incendi e nelle devastazioni..

Lo scorso 10 dicembre, invece, due dei quattro antagonisti italiani arrestati, difesi dai legali Eugenio Losco, Mauro Straini e Niccolò Vecchioni, erano stati scarcerati e avevano ottenuto i domiciliari su decisione del Tribunale del Riesame di Milano.