“Eravamo eroi, ora siamo trattati da demoni”: lo sfogo di Maria Rita Gismondo

La direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'Ospedale Sacco di Milano: “Subiamo violenza psicologica”

Maria Rita Gismondo

Maria Rita Gismondo

Milano – Dal febbraio 2020 medici e infermieri sono stati in trincea contro il Covid, venendo celebrati come eroi, con tanto di murales giganti a loro dedicati. Ma mano a mano che la pressione del virus andava scemando e soprattutto dopo l’avvio della campagna di vaccinazione, il vento è cambiato e i sanitari sono “visti come demoni”. Lo sfogo arriva da Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'Ospedale Sacco di Milano, in vista del 12 marzo - Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari.

"In 2-3 anni noi sanitari siamo passati purtroppo dall'essere chiamati angeli all'essere visti come demoni, noncuranti della salute dei cittadini. Non eravamo angeli allora, quando contro la pandemia di Covid facevamo soltanto il nostro dovere, e non siamo demoni adesso. Anche considerarci tali è una forma di violenza, una violenza psicologica". E' la riflessione di "Sono d'accordo sul fatto che bisogna assolutamente sensibilizzare sulla violenza sempre più diffusa nei confronti dei sanitari", spiega all'Adnkronos Salute, accogliendo con favore la campagna lanciata dal ministro della Salute Orazio Schillaci. "Ma direi che la violenza non è solo quella fisica", le aggressioni che sempre più spesso le cronache riferiscono ai danni dei 'camici' italiani: "E' anche una violenza psicologica - precisa l'esperta - direi una denigrazione, un non riconoscimento della nostra attività". Al netto delle "eccezioni che esistono ovviamente in qualsiasi professione", per Gismondo "anche su questo è urgente intervenire".

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