Riapertura scuole, Galli: "Si a test salivari. Lavoro a idee per garantire sicurezza"

Secondo il primario dell'ospedale Sacco è azzardato dire che il rientro in classe non incide sui contagi

Massimo Galli (foto Ansa)

Massimo Galli (foto Ansa)

Milano, 29 marzo - Con il picco della terza ondata ormai alle spalle e nella prospettiva del nuovo decreto Covid, che tra le novità in calendario prevede la riapertura delle scuole fino alla prima media anche in zona rossa, tornano i timori dell'ala più prudente. "Affermazioni tipo che le scuole non sono elemento di disturbo e di pericolo, in base ai dati che vedo io, mi sembrano azzardate - osserva Massimo Galli dell'ospedale Sacco di Milano intervendo aSky Tg24 -. Purtroppo sono un elemento (di pericolo, ndr), specie in presenza di varianti che incidono anche su bambini e ragazzi".

Rientro in classe in sicurezza

Per quanto riguarda i test salivari per il rientro in classe, Galli si dice d'accordo: "Sto provando a sviluppare idee per un'apertura che ci consenta di essere in sicurezza. Dichiariamo onestamente che il problema ha anche implicazioni negative, ma intanto, siccome la scuola e la scuola in presenza sono beni primari, individuiamo strumenti adeguati. Tamponare tutti i bambini è invasivo e traumatico - , ma test salivari con conferma dal tampone eventualmente è un'altra cosa. Vaccinare, vaccinare, vaccinare resta la prima cosa, ma fino a 16 anni non possiamo farlo" allo stato delle conoscenze e della disponibilità di vaccini per adulti.

Vaccinazione medici: atto dovuto

Per quanto riguarda l'obbligo di vaccinazione per medici e infermieri ,che dovrebbe essere previsto nel prossimo decreto, Galli precisa: "Vaccinarsi per coloro che operano nell'ambito della sanità è un atto dovuto, non ho dubbi, senza se e senza ma. Non si è obbligati a fare questo tipo di lavoro, se lo vuoi fare devi garantire la sicurezza dei tuoi pazienti e non ti puoi esimere da determinate pratiche". In merito alla sospensione dello stipendio al personale sanitario che rifiuta il vaccino, Galli ha detto di essere felice che non competa a lui prendere decisioni del genere e ha ribadito: "E' inaccettabile che chi fa questo lavoro rifiuti il vaccino, è un insulto alla scienza, alla logica ed è eticamente sbagliato. E questo vale anche per il vaccino antinfluenzale come quello contro il morbillo"

Passaporto vaccinale: atto incentivante

Sul fronte delle riaperture delle attività commerciali con il passaporto vaccinale, Galli si dice favorevole: "è un atto incentivante. E' una modalità che consentirà di aprire esercizi che dovrebbero invece aspettare che l'utenza sia coinvolgibile. Tutti i vaccinati potranno permettere che si ritorni a una vita più vicina alla normalità".