L’odissea del Frecciarossa Venezia-Milano: treno bloccato quattro ore a Brescia. “Panico tra i passeggeri”

Guasto tecnico e stop all’altezza di Casirate d’Adda, caldo afoso e aria condizionata fuori uso. L’arrivo in Centrale a mezzanotte. Trenitalia: rimborso integrate del biglietto

Milano – Si è conclusa solo a notte fonda l'odissea dei 330 passeggeri del Frecciarossa Venezia-Milano, rimasto bloccato per quattro ore nel Bresciano a causa di un guasto tecnico che ha anche portato a un'interruzione dell’elettricità a bordo. Il treno era partito da Venezia alle 17 di ieri ma poco dopo le 19, superata la stazione di Brescia, si è fermato all'altezza di Casirate d'Adda.

Come riferito da alcuni passeggeri nei vagoni faceva molto caldo e tra i passeggeri in tanti hanno avvertito un forte disagio. "Siamo al buio da allora, senza aria condizionata e il caldo aumenta sempre più", ha raccontato Giovanna, un medico che stava rientrando da un congresso. "Ci hanno dato acqua e snack, ma non possiamo scendere dal treno, né aprire le porte per far passare un po' d'aria".

Il Frecciarossa fermo sui binari all'altezza di Casirate d'Adda
Il Frecciarossa fermo sui binari all'altezza di Casirate d'Adda

Dopo due ore, alle 21,30, Trenitalia ha approntato un locomotore di soccorso ma il treno ha continuato a procedere molto lentamente finché non si è fermato di nuovo. Solo alle 23 è arrivato un altro convoglio che ha permesso ai passeggeri di raggiungere Milano intorno alla mezzanotte. Trenitalia ha fatto sapere di aver attivato subito l'intervento di soccorso provvedendo a prestare assistenza ai passeggeri, sia a bordo durante il fermo sia alla Stazione Centrale di Milano

Il Frecciarossa 9749 si è fermato quando mancava in teoria circa mezz'ora all'arrivo a Milano. Il treno si è bloccato all’uscita dalla stazione di Brescia all'altezza di Casirate d'Adda. E non è più ripartito. Sono servite cinque ore per spostarlo. I passeggeri sono rimasti chiusi ad aspettare che la situazione si sbloccasse senza elettricità e quindi senza aria condizionata, nonostante il caldo che aumentava. Nel frattempo hanno chiamato carabinieri e polizia, e hanno girato video per mostrare cosa stava succedendo. «C'era gente che non sopportando cominciava ad agitarsi, attacchi di panico - hanno i passeggeri al TgR Lombardia – Persone anziane. Sono passati a darci dell'acqua, a darci degli snack. Dopo un paio d'ore ci hanno avvisato che sarebbe arrivata un'altra locomotiva per trainarci fino in stazione. Deve essere andato storto qualcosa».

Il treno infatti, nonostante l'arrivo del locomotore, non è ripartito e l'attesa è continuata. «Questa è la situazione all'interno: bambini, anziani - ha spiegato uno dei passeggeri nel video che ha girato -. Solo una porta aperta. La gente sta per svenire. Abbiamo chiamato carabinieri, forze dell'ordine, assistenza, ambulanze. Nessuno ci dà retta. Siamo fermi da tre ore: è una vergogna pura». «Questa è l'Italia» ha aggiunto, mentre qualcuno lo ha corretto «no questa è Trenitalia, perché italiani siamo anche noi».

Alle 23 è arrivato un altro treno. E i passeggeri, anche con l'aiuto dei vigili del fuoco arrivati nel frattempo da Milano, sono stati fatti trasbordare. Ma c'è voluta ancora un'ora per liberare la linea in cui, per il treno bloccato, si sono accumulati ritardi anche sugli altri convogli. Ritardi di circa venti minuti, nulla a confronto di quello del Venezia-Milano. Il treno sostitutivo è arrivato dopo mezzanotte alla stazione Centrale di Milano, dove era presente il personale di assistenza di Trenitalia per accogliere i viaggiatori, che avranno, assicurano dalla società, il rimborso integrale del biglietto. Per molti però, cioè per tutti quelli che avevano da prendere coincidenze ormai partite e non in programma fino al mattino, il viaggio non è finito