Francesco d'Assisi 4 ottobre: il Santo Patrono d'Italia. Vita, miracoli ed eredità

La gioventù scapestrata, la conversione, la predicazione radicale del vangelo, la scelta di povertà

San Francesco ritratto da Giotto (Archivio)

San Francesco ritratto da Giotto (Archivio)

Domani, martedì 4 ottobre, si celebra San Francesco d'Assisi, patrono d'Italia. Il santo "poverello", autore del Cantico delle creature e fondatore dell'ordine dei Francescani.

Chi era Francesco d'Assisi

Francesco nacque ad Assisi, in Umbria, nel 1182, da una famiglia della nascente borghesia. Dopo una vita giovanile spensierata e mondana, ispirata all’ideale cavalleresco, si convertì al vangelo, che visse con radicalità in povertà e letizia, seguendo il Cristo povero, umile e casto, secondo lo spirito delle beatitudini. Insieme ai primi fratelli che lo seguirono sulle tracce di Cristo, attratti dalla forza del suo esempio, predicò il vangelo di Gesù nella radicalità delle sue esigenze, contribuendo al rinnovamento della Chiesa, fortemente bisognosa in quel tempo di testimoni che le indicassero le vie del Signore.

Il 14 settembre 1224, sul monte Alverna (la Verna), dove si era ritirato insieme ad alcuni dei suoi primi compagni, ricevette le stigmate, segno visibile della sua identificazione con il Cristo. Ma da questo luogo di esperienze mistiche dovette scendere, perché gravemente malato: gli era quasi scomparsa la vista ed era estenuato da ripetute emottisi. Nel Testamento e nel Cantico delle creature – che Francesco compose in un eremitaggio che si era fatto apprestare presso il convento di San Damiano, confortato e sostenuto dalla preghiera di Chiara e delle sue compagne – espresse il suo amore a Madonna povertà e il legame d’amore che univa tutte le creature tra loro e con l’uomo, quasi un abbraccio cosmico per dare gloria a Dio.

Morì all’età di 44 anni la sera del 3 ottobre 1226. Il 16 luglio 1228 papa Gregorio IX, alla presenza della madre Pica e di altri parenti, del vescovo di Assisi che lo aveva accolto, nudo, sotto il suo mantello, lo iscrisse nell’albo dei santi. A lui si ispirano diverse famiglie religiose maschili e femminili che da lui prendono il nome. Fra gli episodi più famosi legati a Francesco, immortalati all'interno della storiografia cristiana, ci sono la predica agli uccelli (miracolo al cui ricordo sono dedicati una pietra e una piccola edicola presso Bevagna, in Umbria) e l'intervento a calmare il lupo che terrorizzava gli abitanti di Gubbio.

San Francesco patrono d'Italia

Francesco fu proclamato patrono d'Italia nel 1939 da papa Pio XII il quale riconosceva al poverello di Assisi di essere il più italiano dei Santi, in quanto uno dei padri della nostra lingua, e il più Santo degli Italiani, per via della devozione che gli è rivolta. Si festeggia il 4 ottobre anche se la data della sua morte è precedente di un giorno. Numerosi i luoghi di culto a lui dedicati, a partire da quelli costruiti nella regione della sua predicazione.