
L'immagine sulla locandina di Desir d'enfat
Si chiama Desir d'enfant (tradotto dal francese "Desiderio di un bambino"). E' una Fiera. Si è svolta in Francia, al’Espace Champerret di Parigi, il 4 e il 5 settembre. "ll primo evento di informazione, supporto, consulenza ed educazione in Francia, Désir d'Enfant è destinato a tutti coloro che cercano supporto nel loro progetto per diventare genitori e che desiderano saperne di più sulla genitorialità e la fertilità", si legge nella prima pagina del sito della manifestazione.
- Il sito della Fiera
- L'appuntamento di Milano
- La senatrice Binetti
- Il catalogo su cui scegliere i bambini
- La Fiera a Milano
- Le polemiche del mondo cattolico
- L'attacco al sindaco Sala
- La precisazione di Fiera Milano
Il sito della Fiera
"Un vero luogo di scambio e condivisione, Désir d'Enfant ti offre l'opportunità di incontrare personalmente, in un ambiente discreto e sicuro, i principali attori globali della fertilità. Medici, esperti in medicina alternativa, cliniche e associazioni, ecc... scoprirai le diverse opzioni di trattamento disponibili nel mondo, nonché una vasta gamma di soluzioni naturali, mediche e personalizzate", si specifica con una nota finale. "Questo evento è solo a scopo informativo e non commerciale. In nessun caso verranno effettuate visite mediche durante la manifestazione".
L'appuntamento di Milano
Una manifestazione che "si terrà a Milano il 14 e 15 maggio", ha detto la senatrice dell'Udc Paola Binetti criticando la manifestazione. Ma perchè? La fiera parrebbe infatti essere (e in larga parte lo è) una manifestazione a favore della famiglia e della procreazione (temi che non possono certo dispiacere alla senatrice dell'Udc), ma ci sono alcuni aspetti che non convincono, in particolare i cattolici, e che in ogni caso vanno contro la legge italiana (e anche quella francese). Questi aspetti riguardano l'utero in affitto (pagare una donna per una maternità surrogata, cioè perché porti avanti una gravidanza cedendo poi il bambino a chi ha pagato).
La senatrice Binetti
All'interno di un ragionamento più ampio sulla necessità di sostenere le famiglie e incentivare gli italiani ad avere figli, Binetti ha affrontato il tema della Fiera parigina: "'Desiderio di bambini' è dove tutto è possibile grazie ad una offerta di Procreazione medicalmente assistita che non conosce ostacoli di alcun tipo. Bambini à la carte, l'hanno soprannominata.' La maternità surrogata in offerta speciale è la punta avanzata di questo evento singolare, in cui gruppi di femministe, mondo cattolico, donne che i figli li vorrebbero, ma non possono averne, manifestano tutte in questo mercato vero e proprio in cui bambini non ancora nati sono misurati sulle loro possibili caratteristiche, alla ricerca dell'esemplare perfetto".
Il catalogo su cui scegliere i bambini
"Non si può sbagliare: l'oggetto del contendere è il bambino pagato in anticipo e prenotato su di un catalogo, in base alle caratteristiche che corrispondono ai canoni in voga. Nessuno vuole prodotti che presentino difetti di qualsiasi tipo: questi sono scartati in partenza, espressione delle nuove formule eugenetiche o se si preferisce esponenti di quella cultura dello scarto di cui parla Papa Francesco. Ma la novità scioccante - prosegue- è che questa stessa Fiera si terrà a Milano il 14-15 maggio, con una propaganda surreale di un'iniziativa proibita dalla legge. Dalla legge 40 per la verità. Il paradosso è che il 14 maggio è la festa internazionale della famiglia; una festa che l'Italia non ha recepito, anche se pochi giorni prima celebra la festa della Mamma. Ma qui ciò che richiama l'attenzione è proprio la propaganda della nascita di bambino senza mamma; bambini con due papà, passati attraverso la maternità surrogata, che di altruistico non ha proprio nulla".
La Fiera a Milano
Si chiamerà "Un sogno chiamato bebè" e sul sito ufficiale, dove sono indicati i giorni (sul sito a dire la verità sono indicati il 20 e 21 novembre 2021) non è invece specificata la sede dove la fiera si svolgerà "Informazioni dettagliate su luogo e date dell’evento seguiranno a breve", si legge sul sito.
Le polemiche del mondo cattolico
La questione della Fiera "dell'utero in affitto" ha scatenato le polemiche in particolare delle associazioni cattoliche che hanno chiesto al sindaco Sala di "Vietare la manifestazione". Polemiche (siamo in campagna elettorale, non dimentichiamolo) rivolte anche da esponenti del centrodestra. "Chiediamo al sindaco Sala, agli altri candidati a palazzo Marino e a tutte le autorità competenti di impegnarsi fin da ora per proibire la vergognosa fiera sulla fecondazione artificiale e l'utero in affitto che farà tappa a Milano il 14-15 maggio del 2022». Lo afferma in una nota Massimo Gandolfini, presidente del Family Day.
"Il salone, che si è appena svolto a Parigi, è stato la cornice di tutte le più ignobili pratiche di mercificazione del corpo umano e delle vite delle persone, fra i servizi offerti appariva persino quello della scelta dei caratteri somatici del nascituro. Siamo quindi di fronte ad eugenetica al servizio di desideri senza limiti. I bambini non si comprano, gli esseri umani non sono materiale che va selezionato e scartato come gli ortaggi ai mercati generali e la maternità non può essere ridotta ad un business per la riproduzione», prosegue Gandolfini. «L'evento di Milano ha già un nome 'Un sogno chiamato bebé', in realtà si tratta di un incubo che ricade sui bambini strappati dalla mamma prima ancora di essere allattati (trattamento riservato nemmeno ai cuccioli di cane) e su donne disperate e fragili che vendono il loro utero senza avere contezza delle conseguenze fisiche e psicologiche di questa pratica, come hanno documentato molte inchieste giornalistiche». «Le autorità devono tenere conto che in Italia la pratica è un reato punito penalmente dalla Legge 40 e che la Corte Costituzionale l'ha definita offensiva della dignità della donna e lesiva delle relazioni umane. Ci sono quindi tutti gli strumenti per impedire che a maggio Milano ospiti un mercato delle donne e dei bambini degno delle peggiori piazze dello schiavismo di altre epoche storiche», conclude Gandolfini.
L'attacco al sindaco Sala
"La fiera 'Désir d`enfant' sull'utero in affitto dovrebbe far tappa a Milano nel maggio 2022. Se la notizia fosse confermata, ci dovremmo chiedere cosa pensa il sindaco Sala di un appuntamento in cui si parla di neonati come fossero pantaloni da scegliere al mercato". Così Franco Lucente (Fdi), consigliere della Regione Lombardia. "L'utero in affitto è una pratica barbara che noi non ci stancheremo mai di ostacolare, anche e soprattutto a Milano", aggiunge Lucente. Dello stesso avviso è il suo collega leghista Massimiliano Bastoni, che rimarca l'illegalità della pratica in Italia e sostiene che "a Milano, con un abile giro di parole, si rende lecito l'illecito". Il sito di Désir d`enfant, secondo il consigliere della Lega, "furbescamente cerca di nascondere il vero obiettivo parlando soprattutto di Procreazione medicalmente assistita", mirando invece a promuovere la maternità surrogata.
La precisazione di Fiera Milano
In serata Fiera Milano SpA ha diremato una nota nella quale "tiene a precisare in una nota che la fiera sulla maternita' surrogata denominata "De'sir d'enfant" (tradotto dal francese "Desiderio di un figlio"), che secondo gli organi di stampa si terra' a Milano il 14 e 15 maggio 2022, non avra' luogo presso i quartieri fieristici e congressuali del Gruppo Fiera Milano".