Christian, Riccardo, Francesco e la maledizione del Grignone: tre morti in 7 giorni

Pasturo, l'ultima scalata dei due amici bergamaschi. Christian Cornago, 36 anni, e Riccardo Farina di 38, sono precipitati a 2.200 metri di quota. Un volo che non gli ha lasciato scampo

Da sinistra Riccardo Farina e Christian Cornago, i due escursionisti morti in Grigna

Da sinistra Riccardo Farina e Christian Cornago, i due escursionisti morti in Grigna

L’alpinista più avanti è scivolato ed è precipitato di sotto. Ha travolto il compagno di risalita che era poco più indietro e ha trascinato anche lui nel canalone. Sono morti tutti e due. Ieri il Signore delle cime ha chiesto alla montagna altri due amici. Sono due escursionisti bergamaschi, Christian Cornago che aveva 36 anni e abitava ad Almè e Riccardo Farina di 38 di Valbrembo. Christian e Riccardo, amici inseparabili fin da ragazzini, stavano risalendo insieme il canale di Sinistra del Grignone. È lo stesso canalone dove sabato scorso ha perso la vita il 33enne di Milano Francesco Luiso. I due si stavano arrampicando in fila, uno sopra, l’altro subito sotto. Erano a circa 2.200 metri di quota. Sembra non fossero legati in cordata tra loro, ma che procedessero molto vicini. Quello più in alto ha perso l’appiglio, è scivolato e nel precipitare avrebbe investito in pieno l’amico appena più sotto.

L'allarme

A lanciare l’allarme è stato un volontario del Soccorso alpino che li aveva incrociati durante l’ascesa: dopo un passaggio particolarmente stretto e difficoltoso non li ha visti arrivare, si è preoccupato, è tornato indietro calandosi con una corda ma non li ha rintracciati. Ha subito intuito che potesse essere capitato qualcosa di brutto e ha allertato i colleghi soccorritori. Non si sbagliava. Da terra si sono messi in marcia cinque tecnici della stazione di Valsassina e Valvarrone della XIX Delegazione Lariana del Cnsas mentre da Bergamo sono decollati i soccorritori dell’eliambulanza di Areu che hanno effettuato una perlustrazione aerea.

I soccorsi

Durante il sorvolo del versante hanno individuato i due, Erano morti entrambi, precipitati per 350 metri, un volo che non ha lasciato loro alcuna possibilità di scampo. Recuperare i loro corpi è stato molto difficile, ci sono volute ore. "Attualmente i canali sono "magri", come diciamo noi – spiega Alessandro Spada, capo stazione del Soccorso alpino di Valsassina e Valvarrone –, cioè c’è poca neve. Ci sono rocce e ghiaccio, perché comunque in quota e nelle zone d’ombra le temperature restano basse. Sotto il profilo tecnico queste condizioni rendono più impegnativo percorrere i canaloni".

Le vittime

Christian e Riccardo erano ben equipaggiati e preparati, non erano né sprovveduti né imprudenti, sebbene forse non abbiamo valutato in maniera adeguata la situazione. "In questo periodo le condizioni di innevamento sono anomale, perché c’è poca neve e si forma del ghiaccio sulle porzioni di roccia più esposte – ribadisce Luca Vitali, presidente del Soccoso alpino e speleologico lombardo –. In particolare, sulla Grigna Settentrionale alcuni canali appaiono innevati, ma soprattutto nella parte più in alto è richiesta una grande esperienza, con elevate competenze e soprattutto è necessario procedere legati".

I rischi sul Grignone

Altri escursionisti ieri hanno rischiato grosso sul Grignone, sul versante nord, lungo la via del Nevaio: li hanno aiutati e recuperati con corde a cui aggrapparsi i gestori del rifugio Luigi Brioschi che si trova in vetta. I soccorritori del Soccorso alpino e di Areu e i vigili del fuoco della squadra speleo alpino fluviale hanno efffettuato la spola tutto il giorno per recuperare e assistere escursionisti in difficoltà. A Sueglio hanno rintracciato un 49enne in stato confusionale. Si teme che vagasse sperduto in zona dal giorno precedente a causa di un malore che probabilmente gli ha fatto perdere la cognizione del tempo e dello spazio. È stato ricoverato in ospedale a Legnano. Ai Piani d’Erna si è infortunata una 81enne caduta a terra, mentre in vetta al Resegone, al rifugio Luigi Azzoni, si è sentito male un 64enne evacuato dai soccorritori dell’eliambulanza di Milano e trasferito al Fatebenefratelli di Erba. Diversi pure gli infortuni sulle piste da sci ai Piani di Bobbio. Da inizio anno i soccorritori del Cnsas della XIX Lariana hanno recuperato 6 morti in montagna, tre in una settimana solo i volontari della Valsassina e Valvarrone.