PAOLA PIOPPI
Cronaca

Erba, la ragazza aggredita con l’acido: "Spiazzata e spaventata". Sabato l’ultima denuncia contro l’ex

Dopo l’agguato dell’ex la giovane è ancora sotto osservazione. Tre giorni prima l’uomo aveva violato il divieto di avvicinarla. Indagine per stalking chiusa. Davanti ai carabinieri gridò: "La uccido"

I carabinieri sul luogo dell'aggressione e Said Cherrah

I carabinieri sul luogo dell'aggressione e Said Cherrah

ERBA (Como) - “La sera dell’aggressione era sconvolta, non si capacitava. Sembra banale dirlo, ma non ci sono altre parole: era spiazzata da quello che era successo, spaventata, ancora agitata dopo ore. Non se lo sarebbe mai aspettato un gesto del genere, era indifesa, se lo è trovato davanti all’improvviso. Ieri mattina l’ho risentita per qualche minuto ed era un po’ più tranquilla, mi pareva che stesse meglio".

L’avvocato che assiste la ragazza di 23 anni ustionata a Erba con acido muriatico dal suo ex compagno - Said Cherrah, 25enne pavese di Broni, ora in carcere - le ha parlato martedì sera, qualche ora dopo l’aggressione, e ancora ieri mattina, mentre aspettava di essere visitata dai medici per capire quali reali conseguenze fisiche le avesse provocato il getto di liquido irritante che l’ha raggiunta al volto e negli occhi. "Stava rientrando al lavoro – prosegue l’avvocato – si conoscevano, lui sapeva quali erano i suoi orari e il tragitto che faceva, e non è stato difficile trovare un luogo in cui aspettarla. Fortunatamente c’è stato chi è intervenuto ad aiutarla".

Dopo una serie di esami concentrati soprattutto sulle cornee, dove le lesioni rischiavano di essere più critiche, ieri è stata emessa un prognosi di 20 giorni, ma la ragazza ha passato un’altra notte ricoverata in ospedale in osservazione. Nel frattempo, i carabinieri stanno meglio ricostruendo mesi di rapporti tra Cherrah e la compagna, costellati da una serie di denunce presentate contro di lui. L’ultima risale a sabato 18 novembre, tre giorni prima dell’aggressione con l’acido, e ancora non è chiaro se i due fatti siano in relazione. A spingere nuovamente la ragazza dai carabinieri, erano state le violazioni al divieto di comunicazione che Said aveva con lei e con tutto il suo entourage, parenti e amici, che invece ricevevano continue chiamate e tentativi di contatto, anche da numeri sconosciuti. All’altro capo del telefono, ci sarebbe stato sempre lui, Cherrah.

Ma i carabinieri stanno lavorando anche su quanto già accaduto un anno fa, quando i due si erano già frequentati: la ragazza aveva presentato due denunce contro di lui, ad agosto 2022 e a febbraio 2023, entrambe ritirate. Per arrivare a quella che lo aveva condotto in carcere la prima volta, ad agosto, al termine di altri cinque mesi di frequentazione, caratterizzati da botte, insulti, aggressioni e minacce. L’indagine, relativa a quest’ultimo periodo è conclusa, l’accusa di stalking e altri reati formalizzata e già notificata al venticinquenne, e a breve potrebbe tradursi in una richiesta di processo. I fatti di martedì, però, aprono per lui un nuovo capitolo giudiziario, a cui se ne potrebbe aggiungere un terzo, legato alla denuncia di sabato. Entro venerdì sarà interrogato dal Gip per la convalida dell’arresto e dovrà decidere se rispondere alle domande del giudice.

Negli atti a suo nome, finiti ora nel fascicolo di indagine, ci sono tutte le manifestazioni di aggressività di questi mesi. Non solo quelle denunciate dalla vittima, ma anche quelle di cui sono stati testimoni i carabinieri. Quelli della stazione di Erba, che il 21 agosto lo avevano visto armato di un crick aspettare la ragazza fuori dalla caserma dove stava sporgendo denuncia, e lo hanno denunciato anche per l’aggressione a un militare. E che, poco dopo, lo hanno sentito urlare dalla camera di sicurezza, dove era stato rinchiuso, che l’avrebbe uccisa. Le minacce di sfigurarla con l’acido. Ancora martedì, il difficile intervento della pattuglia del Radiomobile, che non riusciva a bloccarlo e ammanettarlo, steso a terra a forza mentre ancora gridava carico di rabbia.