Elia e Jacopo, in giro per il mondo con la bicicletta. Itinerario, budget, obiettivi

I due amici lasciano tutto e partono per cinque continenti in sella alle loro due ruote: "Ci siamo chiesti: è questa la vita che vogliamo? Siamo curiosi, conosceremo altre culture"

Elia Rizzo e Iacopo Brugnoli alla partenza da Pavia

Elia Rizzo e Iacopo Brugnoli alla partenza da Pavia

Pavia – Hanno rinunciato al leggendario posto fisso osannato da Checco Zalone e a un contratto a tempo indeterminato per acquistare due biciclette e partire inseguendo un sogno: fare il giro del mondo. Elia Rizzo, 29 anni, e Iacopo Brugnoli, di 31, sono partiti ieri, giovedì 18 maggio, per la loro avventura.

Attraverseranno tutti i continenti (Europa, Asia, Oceania, America Meridionale, America Settentrionale e Africa), 34 Paesi e percorreranno 40mila chilometri in circa 600 giorni. "Non abbiamo i canonici 15 giorni di ferie - raccontano i due ciclisti -, vogliamo fare i veri viaggiatori. È nostra intenzione visitare luoghi che non conosciamo, ma soprattutto incontrare persone con la loro storia. L’idea è un po’ quella del popolare gioco televisivo Pechino Express, ma senza la competizione".

All’avventura

Pedaleranno, dormiranno in tenda e chiederanno ospitalità alle famiglie che incontreranno in Europa come in Iran, Pakistan o India. "Ci hanno detto che l’Iran è molto ospitale – dicono Jacopo ed Elia – , vedremo. Siamo curiosi di conoscere anche le differenze tra le varie popolazioni". L’idea del viaggio è venuta a Jacopo, laureato in imprenditoria e innovazione al King’s College di Londra, impiegato in una start up. "Un giorno, rientrando stanco dal lavoro - racconta - mi sono chiesto se fosse davvero quella la vita che volevo. E ho deciso che volevo riappropriarmi del mio tempo e viaggiare".

Ad Elia, invece, Pavia stava stretta da tempo, tanto che si era trasferito a Vancouver in Canada per fare lo chef. Quando ha saputo che l’amico da 15 anni voleva andarsene in giro per il mondo, si è licenziato ed è tornato per affiancarlo. "Io, convinto da Tiziano Terzani, volevo andare in India dove non sono mai stato - dice Elia - e Jacopo in Australia. Andremo in tutti e due i posti".

Il budget previsto

Venti euro a testa al giorno il budget previsto e 15mila euro messi da parte durante il lavoro, questo pensano di spendere. "Risparmieremo sulle utenze - ammettono i due viaggiatori salutati da Legambiente - e sul carburante perché l’unica energia che utilizzeremo sarà la nostra. Siamo due sportivi, amiamo il nostro pianeta e la natura. Ci siamo conosciuti facendo trekking poi siamo passati all’alpinismo tecnico e in quota".

Durante il viaggio scriveranno un diario a penna e avranno un satellitare per essere seguiti. "Abbiamo paura - confidano - perché abbiamo pianificato soltanto l’itinerario. Non sappiamo dove saremo domani e che cosa ci accadrà al ritorno. Siamo persone straordinariamente curiose e amanti dell’avventura che avrebbero avuto un grande rimpianto se fossero invecchiati senza aver vissuto intensamente. Per questo motivo cerchiamo sempre di andare oltre, provando a realizzare anche ciò che molto spesso ci viene detto essere irrealizzabile".