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CureVac, il vaccino "inutile": efficace solo al 48%. Non potrà avere l'autorizzazione

I risultati erano attesi. Il vaccino tedesco è molto meno efficace di quelli a mRna di Pfizer e Moderna

Vaccino anti Covid

La tedesca CureVac ha annunciato che i risultati finali della sperimentazione hanno mostrato che il suo vaccino contro il coronavirus ha un tasso di efficacia di appena il 48%, molto inferiore a quello sviluppato dai rivali dell'mRNA BioNTech e Moderna. Lo scarso risultato era previsto dopo che i risultati provvisori deludenti sono stati pubblicati all'inizio di questo mese.

I risultati clinici definitivi della tornata di test effettuati, che confermano la sua bassa efficacia, inferiore al 50% necessaria per chiederne l'autorizzazione

Gli scarsi risultati ottenuti dalla sperimentazione del vaccino a base di RNA messaggero prodotto dall'azienda biofarmaceutica olandese CureVac rappresentano un vero e proprio enigma scientifico, ma alcuni scienziati ipotizzano che la bassa efficacia emersa dai trial potrebbe essere dovuta alla composizione stessa del farmaco. A questo argomento la rivista Science dedica un approfondimento, ripercorrendo alcuni degli aspetti salienti del farmaco. Secondo i vertici della società farmaceutica olandese, il vaccino potrebbe aver sofferto della presenza di numerose varianti di SARS-CoV-2 e della rapida evoluzione dell'agente patogeno, ma le alternative a base di mRNA sviluppate da Pfizer e Moderna sembrano efficaci anche nei confronti delle varianti di preoccupazione. I dati preliminari pubblicati sulla rivista Nature suggeriscono che il prodotto CureVac abbia un'efficacia del 47 per cento. Per l'indagine sono state arruolate 40 mila persone in America Latina ed Europa. "Dimostrare un'elevata efficacia del vaccino in uno scenario ad alta variabilita' - osserva Franz-Werner Haas, CEO di  CureVac - e' piuttosto impegnativo".

Alcuni esperti, però, ipotizzano che i risultati del trial potrebbero dipendere dalla composizione stessa del vaccino, che non sarebbe abbastanza immunogenico. "I vaccini a mRNA attualmente in distribuzione sembrano efficaci nel prevenire la maggior parte dei ricoveri e dei decessi anche in caso di varianti - osserva Kathleen Neuzil della University of Maryland School of Medicine - non credo che le prestazioni di CureVac possano essere dovute semplicemente alla presenza di ceppi mutati". "Il vaccino potrebbe non essere abbastanza immunogenico - spiega John Moore, immunologo presso la Weill Cornell Medicine - il tipo di mRNA utilizzato da CureVac potrebbe compromettere la formazione di anticorpi neutralizzanti per SARS-CoV-2". Pfizer e Moderna utilizzano infatti dell'mRNA modificato, in cui la componente dell'uridina viene sostituita dalla pseudouridina, in modo da inibire la reazione immunitaria da parte dell'organismo e portare l'mRNA direttamente alle cellule. Questa sostituzione sembra in grado di ridurre il rischio di effetti infiammatori. Nel farmaco CureVac viene invece alterata la sequenza di lettere di RNA, e questo, secondo alcuni, potrebbe ridurre l'efficacia del vaccino.