Vaccini Covid, lo studio: "Dose booster difende anche da Omicron"

I ricercatori hanno testato i vaccini attualmente disponibili e accertato che riescono a stimolare in misura sufficiente il sistema immunitario

Covid in Liguria

Covid in Liguria

Mentre la campagna vaccinale arranca sulle quarte dosi per fragili e over 80, anche per il timore che i vecchi sieri anti Covid non siano efficaci contro le nuove varianti Omicron, un nuovo studio sgombra il campo dai timori. La dose booster dei vaccini anti-Covid, nonostante siano basati su varianti del virus non più in circolazione, difende in parte anche da Omicron, evitando le conseguenze più gravi dell'infezione. La ricerca, pubblicata sulla rivista Science e guidata dalla statunitense Università di Washington, con un contributo di Irccs Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e Istituto Nazionale di Genetica Molecolare 'Romeo ed Enrica Invernizzi' di Milano, evidenzia che gli attuali vaccini riescono ancora a stimolare in misura sufficiente il sistema immunitario e che la sottovariante BA.5 di Omicron presto sostituirà le altre a livello globale. 

I ricercatori, guidati da John Bowen e Amin Addetia, hanno analizzato campioni di plasma (la componente liquida del sangue) in laboratorio, per valutare l'efficacia dei vaccini o di una precedente infezione nei confronti delle varie sottovarianti di Omicron. Alcuni dei campioni provenivano da individui che avevano contratto il Covid in una fase molto precoce della pandemia: solo 5 su 24 presentavano ancora un'attività immunitaria rilevabile, e comunque molto debole. I ricercatori hanno anche testato i vari vaccini disponibili: Moderna, Pfizer, Novavax, Janssen (Johnson&Johnson), AstraZeneca, Sinopharm e Sputnik V.

Nonostante l'immunità protettiva da loro generata sia stata gravemente attenuata dalle sottovarianti di Omicron, una dose di richiamo, indipendentemente dal tipo di vaccino, porta gli anticorpi neutralizzanti a livelli apprezzabili per tutte le varianti. Per essere preparati alla futura evoluzione della pandemia da Sars-CoV-2, gli autori dello studio sottolineano l'importanza di proseguire nell'attenta sorveglianza delle nuove varianti, di continuare man mano a valutare l'efficacia dei vaccini attuali e di sostenere gli sforzi per svilupparne di nuovi.