Desio, escort sequestrata. Michele Gruosso: "Non se ne andava perché voleva più soldi"

Così si difende il 28enne accusato di aver picchiato, drogato e violentato la 30enne. Il gip del Tribunale di Monza ha convalidato l'arresto

Michele Gruosso, nel riquadro, arrestato dai carabinieri

Michele Gruosso, nel riquadro, arrestato dai carabinieri

Desio (Monza e Brianza), 6 Febbraio 2023 - "Non l'ho tenuta sequestrata. Era lei che non voleva andarsene perchè voleva più soldi". Così si è difeso davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza Marco Formentin il 28enne Michele Gruosso accusato di sequestro di persona per avere legato con un cavo, picchiato e costretto ad assumere cocaina per fare sesso una prostituta romena trentenne in una camera di albergo a Desio.

Il giudice ha convalidato l'arresto in flagranza di reato eseguito dai carabinieri, allertati da un'amica della escort che non riusciva a sentirla al telefono perchè le sarebbe stato sottratto e spento dal 28enne. E ha disposto per lui la misura della custodia cautelare in carcere, come chiesto dal pm della Procura di Monza Flaminio Forieri.

Michele Gruosso, in attesa di udienza davanti alla Corte di Cassazione per la condanna a 12 anni e 8 mesi di reclusione per avere tentato di uccidere nel 2016 il patrigno insieme alla madre nel Pescarese, secondo il suo legale, l'avvocato Fabio Abbruzzese del Foro di Pescara, si trovava a piede libero, dopo avere già scontato un periodo in carcere e poi agli arresti domiciliari, perchè erano scaduti i termini di custodia cautelare e viveva in Brianza dove aveva trovato un lavoro. Ora, dopo la convalida dell'arresto per sequestro di persona, il 28enne attende nel carcere di Monza la conclusione delle indagini da parte della Procura monzese prima di affrontare la richiesta di rinvio a giudizio.