"I modelli matematici ci dicono che ci sarà un incremento dei casi di covid fino a fine novembre, con punte massime di 90 mila casi. Ma in proporzione i casi gravi saranno inferiori rispetto al passato". A dirlo è il virologo e e direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi, Fabrizio Pregliasco. Il rialzo dei contagi? "Spero che si tratti di un'onda, non di un'ondata, perché rispetto al passato ci sono più vaccinati e guariti. Anche se anziani e fragili dovrebbero comunque proteggersi con la quarta dose". Comunque "i casi rilevati sono sottostimati almeno della metà rispetto a quelli reali". Se la copertura vaccinale resta bassa, inoltre, "non si possono escludere" nuove chiusure: "Potrebbe tornare a essere necessario, dobbiamo immaginarle come ipotesi ma speriamo che restino nel cassetto".
I dati Covid in Italia e Lombardia
Ieri erano 65.925 i nuovi casi di positività al Covid-19 e 80 i decessi registrati in Italia nelle ultime 24 ore, per un totale di 177.650 vittime e 22.896.742 casi da inizio pandemia. Le persone dimesse/guarite ieri erano 22.198.173, mentre quelle attualmente positive erano 520.919. Compresi quelli molecolari e gli antigenici, i tamponi totali processati sono stati 333.204 con un tasso di positività in crescita al 19,8%. Sul fronte del sistema sanitario si è registrato un aumento dei ricoveri ordinari (+272, per un totale di 6.259) e delle terapie intensive (+8, per un totale di 224).

"In Lombardia da qualche giorno stiamo vedendo una risalita della curva dei contagi"
Moratti: "Ricoveri in crescita, ma dati terapie intensive non preoccupanti"
Ieri in Lombardia i nuovi casi hanno superato quota 14mila, con 13 decessi. "In questo momento abbiamo terapie intensive occupate ma non con numeri preoccupanti. Però abbiamo un incremento nelle aree mediche. L'invito è a vaccinarsi con la quarta dose sopra ai 12 anni per tutti coloro che non l'hanno fatta». Così la vicepresidente della Regione Lombardia, Letizia Moratti, a margine di una visita allo Ieo Proton Center di Milano. "Da qualche giorno stiamo vedendo una risalita della curva dei contagi", ha aggiunto Moratti sottolineando che "purtroppo l'allentamento di misure precauzionali individuali come le mascherine nei luoghi affollati, unitamente a una temperatura in discesa e all'apertura delle scuole, sicuramente stanno accelerando il contagio". Sull'eventualità che le Regioni possano chiedere un ritorno dell'utilizzo della mascherina, Moratti ha spiegato che "in questo momento non è previsto", ma ad ogni modo "sono decisioni che non prendo da sola, ma assieme al presidente".
"Ritorno della mascherina? Per ora non è previsto"
Long Covid: "Postumi anche dopo due anni"
Pregliasco è anche tornato a porre l'accento sui casi di long covid che durano addirittura dalla prima ondata di inizio 2020. "Non è facile dire quante persone abbia colpito per un periodo così lungo, ma la gran parte di casi si riducono nell'arco dell'anno. Si dice che il covid è una malattia banale, che si prende e finisce lì, invece mica tanto". Questi casi "somigliano alla fibromialgia, con effetti di alterazione del sistema immunitario nel lungo periodo, che porta a stanchezza, perdita di concentrazione. Poi c'e' anche l'alterazione del gusto e in alcuni casi addirittura della percezione dei colori". Ma quella del long covid cosè duraturo è un problema solo della prima ondata? "E' da capire. Le prime manifestazioni sono state più violente e quindi con maggiori effetti gravi. Ma la storia naturale del covid è ancora da scrivere", ha aggiunto Pregliasco.