Covid, il monito di Pregliasco: "Natale sobrio altrimenti sarà terza ondata"

Il direttore dell'Istituto Galeazzi di Milano: "Gestire la convivenza col virus, non è uno sprint ma una maratona"

Fabrizio Pregliasco

Fabrizio Pregliasco

Milano, 16 novembre 202'0 - "Sicuramente ci sarà un allargamento delle possibilità di movimento ma dovrà essere un Natale sobrio: un 'liberi tutti' ci porterebbe ad una terza ondata". Lo ha ribadito questa mattina ad Agorà, su Raitre, Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'Istituto Galeazzi di Milano. "Dipende da noi, da come sapremo gestire la convivenza con il virus - ha spiegato il virologo - dobbiamo essere consapevoli che quello che ci aspetta non è uno sprint ma una maratona".

Secondo Pregliasco, in ogni caso, "gli interventi introdotti e attuati dalla maggior parte degli italiani hanno in qualche modo schiacciato la curva di crescita dei contagi, cioè non siamo più sul picco di una montagna, ma sulla parte più alta di una collina, che speriamo si abbassi ulteriormente nei prossimi giorni". L'elemento importante a cui stiamo assistendo, ha precisato a proposito dei dati degli ultimi giorni, "è la riduzione dell'Rt, che è più basso rispetto ai giorni precedenti su tutta l'Italia e soprattutto nelle regioni più colpite". La malattia aveva un Rt 2,5, ovvero un soggetto contagiava in media due persone e mezzo, con "un andamento espansivo caratterizzato da una cura esponenziale di cui abbiamo visto gli effetti critici; poi con le misure attuate siamo scesi ora a 1,4-1,7, a seconda dei territorio, significa che ancora un caso ne determina in media un pò più di uno".

Nel momento in cui c'è questa situazione, ha concluso Pregliasco, "l'espansione della malattia c'è, anche se con minore intensità e velocità: solo quando scenderà sotto l'1 andremo in una situazione in cui l'epidemia andrà a spegnersi".