ROBERTO CANALI
Cronaca

Decessi: l’anno più nero per tutto il territorio di Como, Lecco e Sondrio

I dati della Uil su Como, Lecco e Sondrio confrontano i numeri con il quinquennio precedente: dal 27 al 40% di funerali in più

Gli ultimi dati relativi a novembre descrivono una situazione critica

Gli ultimi dati relativi a novembre descrivono una situazione critica

Como, 15 gennaio 2021 - Per capire quanto il 2020 per colpa del Covid sia stato un anno nero anche per le province di Como, Lecco e Sondrio non resta che leggere la ricerca della Uil che ha confrontato i dati della mortalità nel corso del 2020 con quelli dei cinque anni precedenti. Il risultato che ne emerge è a dir poco scioccante: 39,32% decessi in più a Como, 37,65% in più a Lecco e 27,66% a Sondrio che può dirsi fortunata, a livello statistico, perché la penultima provincia lombarda dal punto di vista degli incrementi superata solo da Mantova.

A guidare questa triste classifica sono le tre province maggiormente colpito nel corso della prima ondata della pandemia: Bergamo con il 66,12% in più, Cremona con il 58,14% e Lodi con il 48,25%. A Como i decessi nel corso del 2020 sono stati 7.028 contro una media dei cinque anni precedenti di 5.044, a Lecco 4.172 contro una media di 3.031 e Sondrio 2.339 contro 1.832. E che a determinare l’aumento esponenziale dei decessi è stato il Covid lo dicono i dati relativi a gennaio e febbraio quando, prima del manifestarsi della pandemia, il numero dei morti era inferiore rispetto alle media degli anni precedenti.

A Como 1.125 persone contro 1.172 pari a un media del -4%, a Lecco 619 contro 651 ovvero il 4,9% in meno, a Sondrio 384 contro 392 il 2% in meno. "Mentre nei mesi successivi il dato percentuale è esploso: per Como si è passati al +65,9% di decessi nel mese di marzo e addirittura al +86,2% ad aprile – spiega il segretario della Uil del Lario, Salvatore Monteduro – A Lecco a marzo i decessi sono quasi triplicati passando da una media di 284 a 800 pari a una percentuale del +181,9%, ad aprile si è passati da 270 a 625, il 131,1% in più. Sondrio ha registrato l’80,3% di decessi in più a marzo passando da 184 a 331, mentre ad aprile il dato è raddoppiato, passando da 167 a 334, pari al 99,8% in più". Una "catastrofe sanitaria" come l’ha definita la Uil, che deve spingere Regione Lombardia a darsi da fare per vaccinare nel più breve tempo possibile il numero più alto di persone, in particolare quelle appartenenti alle categorie deboli come anziani e malati. Anche perché il virus è tutt’altro che in regressione, gli ultimi dati disponibili relativi a novembre descrivono una situazione ancora critica: +111,2% di morti a Como, 58,8% in più a Lecco e 79,5% a Sondrio.