Covid, incidenza giù a 26 casi su 100mila: "Così possiamo contenere i nuovi contagi"

Il report di Iss e ministero della Salute: regioni a rischio basso, moderato solo per la Sardegna. Oggi cabina di regia per la zona bianca di lunedì

Le terapie intensive durante l'emergenza Covid

Le terapie intensive durante l'emergenza Covid

Roma, 7 giugno 2021 - Scende ancora il valore medio nazionale dell'incidenza dei casi di Covid ogni 100mila abitanti che passa a 26 rispetto al 32 della scorsa settimana. Fermo invece l'Rt nazionale allo stesso valore di 7 giorni fa: 0,68. Sono i primi dati che emergono dalla bozza di monitoraggio Iss-Ministero della Salute, ora all'esame della cabina di regia, che saranno presentati oggi. Nessuna regione ha superato la soglia critica dei ricoveri e delle terapie intensive, l'occupazione dei posti letto cala all'8%. Una situazione buona, accompagnata dall'andamento delle vaccinazioni: "La campagna vaccinale progredisce velocemente e l'incidenza è a un livello che permetterebbe il contenimento dei nuovi casi".

Regioni e colori

Tutte le regioni e le province autonome sono classificate a rischio basso tranne una, la Sardegna, che è invece a rischio moderato. La cabina di regia oggi dovrà confermare il passaggio di nuove regioni in zona bianca, compresa la Lombardia, da lunedì 14 giugno: le altre sono Lazio, Piemonte, Emilia Romagna, provincia di Trento e Puglia. Il 21 giugno poi particamente tutta Italia sarà in zona bianca e senza più coprifuoco. Dovrebbe restare in arancione la sola Valle d'Aosta.

I nuovi casi

"Si osserva un'ulteriore diminuzione nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (4.992 vs 7.424 la settimana precedente)", prosegue la bozza dell'ultimo monitoraggio settimanale sul Covid dell'Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute. "La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è stabile (40,3% contro 40,1% la scorsa settimana). Stabile anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (38,6 vs 38,6%). Infine, il 21,0% è stato diagnosticato attraverso attività di screening". Quanto alle tempistiche, "per i tempi che intercorrono tra l'esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l'infezione nella seconda metà di maggio".