Covid: salgono contagi, Rt e terapie intensive. Tutte le regioni a rischio moderato

Il monitoraggio dell'Istituto superiore di Sanità. L'indice di trasmissibilità sopra l'1 per la prima volta dal 27 agosto. In crescita anche l'incidenza dei casi

Terapie intensive Covid (Ansa)

Terapie intensive Covid (Ansa)

E' in crescita l'epidemia di Covid in Italia. L'indice Rt torna sopra l'1 per la prima volta dal 27 agosto e si attesta a 1,15, contro lo 0,96 della scorsa settimana. Sale anche l'incidenza, a 53 casi per centomila abitanti (contro i 46 per centomila di sette giorni fa), sopra la soglia di rischio di 50. Oltre la soglia epidemica anche l'indice di trasmissibilità sui ricoveri ospedalieri. E' quanto emerge nel nuovo monitoraggio della cabina di regia ministero della Salute-Iss.

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Rt e incidenza

"L'incidenza settimanale a livello nazionale - sottolinea l'Istituto superiore di sanità - è in risalita: 53 casi per 100mila abitanti. Nel periodo 13 ottobre-26 ottobre, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,15 (range 0,93 - 1,28), in aumento rispetto alla settimana precedente e al di sopra della soglia epidemica. E' stabile e sopra la soglia epidemica, l'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero". Sul fronte ospedaliero, in salita l'occupazione dei posti letto nei reparti ordinari e nelle terapie intensive. "Il tasso di occupazione in terapia intensiva - l'analisi dell'Iss -  è al 4% contro il 3,7% di sette giorni fa. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale dal 4,5% al 5,3%".

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Italia a rischio moderato

Nell'ultima settimana tutte le Regioni risultano classificate a rischio moderato, in aumento quindi rispetto al precedente monitoraggio quando erano 18 su 21 (comprese le due province autonome di Trento e Bolzano): quindici regioni, inoltre, riportano un'allerta di resilienza, mentre nessuna riporta molteplici allerte di resilienza.

Tracciamento

In forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (8.326 vs 6.264 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è in aumento (35% rispetto al 33% della scorsa settimana). E' stabile invece la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (47% vs 47%). Diminuisce lievemente la percentuale di contagi diagnosticati attraverso attività di screening (18% vs 20%).
 

Massima attenzione

"L'incidenza settimanale a livello nazionale è in aumento per la seconda settimana consecutiva. Questo andamento va monitorato con estrema attenzione e, se confermato, potrebbe preludere a una recrudescenza epidemica". E' quanto si legge nella bozza del report ministero della Salute-Iss. Contro la variante Delta, ormai dominante in Europa, "il completamento dei cicli di vaccinazione e il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo nelle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano gli strumenti principali per prevenire l'aumento della circolazione del virus". Secondo gli esperti, quindi, "è opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l'attenzione e applicare le misure per limitare la diffusione del virus".