Covid, la curva dei decessi oltre il picco: ora inizierà a calare

Ancora alti i dati relativi all'incidenza. L'indice Rt è a 0.82

Prosegue la discesa della curva dei nuovi casi dell'epidemia di Covid-19 in Italia e, sebbene i nuovi casi siano molti così come i decessi, ancora 229, si comincia a guardare avanti con ottimismo. La curva dei nuovi casi ha infatti superato il picco e sta scendendo in circa due terzi delle province italiane; solo in alcune si rileva una situazione di stasi e in altre ancora c'è una situazione di crescita debole, mentre in alcune c'è una crescita frenata, come indica l'analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'M.Piconè, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).

Incidenza

Ovunque, però, i valori dell'incidenza sono ancora elevati e nella maggioranza delle province hanno ancora valori compresi fra 1.000 e 2.000 casi per 100.000 abitanti. «Rispetto a domenica scorsa, 30 gennaio, si osserva una riduzione del 25% dei casi positivi», ha detto il fisico Enzo Marinari, dell'Università Sapienza di Roma. «Stiamo osservando quindi una decrescita molto rapida, avvenuta dopo un picco molto stretto. Vediamo lo stesso fenomeno in molti Paesi europei - ha aggiunto - e senza dubbio ci troviamo in una situazione molto diversa rispetto a quella dello stesso periodo del 2020». Certamente, ha rilevato, «sarebbe molto importante avere più informazioni sulla dimensione della malattia nelle persone vaccinate e in quelle non vaccinate: avere i dati separati sarebbe utile per capire meglio. Di fatto, comunque, possiamo dire che stiamo assistendo a un'epidemia di casi gravi quasi confinata ai non vaccinati».

Decessi

La curva dell'epidemia «ha preso una netta discesa» anche secondo il fisico Daniele Pedrini, dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e coordinatore del sito CovidStat. «L'andamento è in decrescita, come previsto, e ci si sta avviando decisamente verso una fase in cui si attende che numero dei contagi diminuisca, sempre che le condizioni a contorno restino invariate, ma per ora non si vede nessun elemento nuovo», ha osservato riferendosi, per esempio, all'eventualità di una nuova variante. «Sembra inoltre che la curva dei decessi abbia raggiunto un plateau, ma non ha ancora iniziato la discesa. Ci aspettiamo nei prossimi giorni comincino a diminuire in modo significativo». Ad alimentare l'ottimismo, ha aggiunto Pedrini, è anche il valore dell'indice di contagio Rt, che i calcoli più recenti del sito CovidStat (2 febbraio) indicano pari a 0.82: «Il fatto che sia sotto 1 è un segnale che l'epidemia si sta spegnendo».

Il trend dei decessi della fondazione Gimbe
Il trend dei decessi della fondazione Gimbe

Stabilità

Il ritmo intenso delle vaccinazioni e il fatto che si vada verso la stagione calda contribuiscono a lasciare intravedere uno scenario in via di miglioramento. I dati del ministero della Salute indicano intanto che i nuovi casi positivi sono stati 77.029, una riduzione rispetto ai 93.157 di 24 ore prima che riflette la minore quantità di tamponi (fra molecolari e antigenici rapidi) eseguiti nel fine settimana (686.544 contro 846.480). Il tasso di positività è al 11,2%, stabile rispetto all'11,1% del giorno prima. Per quanto riguarda i ricoveri, sono complessivamente 1.431 quelli nelle terapie intensive, 20 in più in 24 ore nel saldo tra entrate e uscite; gli ingressi giornalieri sono 105; nei reparti ordinari i ricoverati sono 18.498, ovvero 117 in meno rispetto al giorno precedente. I decessi sono stati 229, contro i 375 di 24 ore prima. Per quanto riguarda gli incrementi giornalieri nelle regioni, infine, i maggiori si rilevano in Lazio (8.483), Lombardia (8.370), Campania (7.955), Sicilia (7.852), Veneto (7.470), Emilia Romagna (7.447).

Baby vaccini

In Lombardia il 40% dei bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni ha ricevuto almeno una dose di vaccino, «una percentuale superiore di più di 5 punti alla media nazionale» e con il 23% che ha già completato il ciclo primario. Lo comunica la vice presidente e assessore regionale al Welfare, Letizia Moratti. «Regione Lombardia attraverso gli open day dedicati a loro sostiene la vaccinazione dei bambini, raccomandata anche dalla Società Italiana di Pediatria, offrendo ai genitori la possibilità di accedere con i figli nei centri vaccinali senza prenotazione nel fine settimana. È un'occasione da non perdere» sottolinea Moratti. Solo oggi, giornata in cui in diversi hub lombardi è possibile accedere anche senza prenotazione, a ricevere il vaccino sono stati 7.262 bambini lombardi, di questi 1.742 hanno ricevuto la prima dose e 5.520 il richiamo. «La rapida discesa dei contagi nel nostro Paese, particolarmente accentuata in Lombardia grazie all'ampia adesione della popolazione alla campagna vaccinale, sottolinea ulteriormente l'importanza della vaccinazione», commenta Moratti.