Milano, 3 febbraio 2023 - E' venerdì e, come di consueto, è arrivato l'atteso bollettino settimanale con i dati del Coronavirus in Lombardia. I numeri sono stati diffusi dal Minitero della Salute.
I contagi
Nell'ultima settimana, dal 27 gennaio al 2 febbraio, si sono registrati 4.929 casi Covid, in calo rispetto ai 5.341 della settimana precedente (20-26 gennaio). I tamponi sono stati 88.753, per un tasso di positività del 5,6%, stabile rispetto al 5,8% della settimana precedente.
I decessi
Segnano però un netto aumento i morti: 178, quasi quadruplicati rispetto ai 48 che erano stati segnalati nei 7 giorni precedenti. Il bilancio totale da inizio pandemia è di 45.368 decessi.
I ricoveri
Negli ospedali, secondo il bollettino regionale aggiornato al 2 febbraio, ci sono 21 ricoverati Covid in terapia intensiva, -5 rispetto ai 26 della settimana precedente, e scendono i ricoverati in area medica, a quota 227 dai 340 del precedente bollettino (-113).
I dati delle province
Per quanto rigurda le province, prima per numero di contagi Milano con 269 di cui 92 nella città capoluogo. Poi, Brescia con 96; Varese con 80; Monza e Brianza con 78 e Bergamo con 68. Seguono Mantova con 44; Pavia con 42; Como con 36; Cremona con 29; Lodi con 20; lecco con 14 e Sondrio con 8.
Pregliasco: "Senza richiami vaccino cala scudo"
"Il disamore per i richiami vaccinali si è visto, e la conseguenza è che persone in passato protette dall'infezione" da Sars-CoV-2 "nei suoi effetti più pesanti ora sono oggettivamente più esposte". E' quanto ha sottolineato all'Adnkronos Salute Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università Statale di Milano, commentando il dato decessi del bollettino settimanale sull'andamento della pandemia in Italia: +27,2% negli ultimi 7 giorni. "Il dato dei morti e quello dei ricoveri - ha evidenziato l'esperto - sono i più rappresentativi di una situazione che indica una continua circolazione virale, ormai facilitata dal fatto che abbiamo una vita praticamente normale e che stanno emergendo molte reinfezioni di persone contagiate in passato. Persone che con le nuove varianti" più trasmissibili e immunoevasive "si reinfettano, e rischiano di finire in ospedale e di morire anche perché hanno vaccinazioni vecchie", fatte tempo fa. "Ci aggiriamo comunque ogni settimana intorno ai 300-400 morti - ha osservato il medico - Numeri ai quali, purtroppo, sembriamo esserci abituati".