REDAZIONE CRONACA

La Lombardia è la terza regione più corrotta d’Italia: 74 indagati solo quest’anno

In classifica, la superano solo Lazio e Campania. L’associazione Libera: “Clima sempre più propizio al malaffare, tra Pnrr, grandi opere e manifestazioni sportive già programmate”

Soltanto quest'anno sono state aperte in Lombardia sette inchieste per corruzione

Soltanto quest'anno sono state aperte in Lombardia sette inchieste per corruzione

Milano – Dagli appalti pubblici, alle concessioni edilizie, fino ai voti elettorali o i falsi tutoli di studio. Con la giusta “mazzetta”, in Italia, si compra quasi tutto. Soltanto nell’ultimo anno, si contano 588 persone indagate per reati legati alla corruzione: delle 20 inchieste aperte nei primi undici mesi del 2024, ben 7 sono state in Lombardia. La regione è la terza in Italia, dopo il Lazio (con 10 inchieste) e la Campania (con 9). 

L’associazione Libera contro le mafie, in occasione della Giornata internazionale contro la corruzione, ha pubblicato un rapporto che mostra un quadro allarmante: Da Milano a Roma, da Torino ad Avellino, da Bari a Pozzuoli, da Palermo e Catania, risultano coinvolti decine tre politici, amministratori, funzionari, imprenditori, professionisti e mafiosi. Le tipologie di reati spaziano dalla corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio al voto di scambio politico-mafioso, dalla turbativa d’asta all’estorsione aggravata dal metodo mafioso, dall’abuso di ufficio (fin quando era in vigore) al traffico di influenze illecite.

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Dal primo gennaio al primo dicembre 2024, Libera ha censito da notizie di stampa 48 inchieste su corruzione e concussione, oltre quattro inchieste al mese. Ad indagare su questo fronte sempre caldo si sono attivate 28 procure in 14 regioni italiane. Complessivamente 588 sono state le persone indagate, per lo più concentrate in cinque regioni: Lazio, Campania, Lombardia, Sicilia e Puglia. Qui ci concentra il 74 per cento delle inchieste a livello nazionale. Ben 106 persone indagate sono nel Lazio, 82 in Sicilia, 80 nelle Marche (di cui 77 indagate in una sola inchiesta su corruzione per finte vaccinazioni anti-Covid), 79 in Campania, 72 in Lombardia e 64 in Puglia.

“Le tante inchieste – spiega Libera – ci raccontano di una corruzione ormai normalizzata, che come una vera patologia nazionale alimenta sfiducia diffusa nelle istituzioni democratiche, disimpegno, astensionismo. E nonostante l'aggravarsi del fenomeno assistiamo ad un progressivo allentamento dei freni inibitori di freni e contrappesi istituzionali, a seguito di controriforme legislative, come la legge Nordio, e per l’indebolimento dei presidi e dei controlli. In altri termini, si stanno costruendo le condizioni più propizie per una pratica indisturbata, impunita ed estremamente profittevole – grazie agli ingenti fondi stanziati per Pnrr, grandissime opere o manifestazioni sportive già programmate – di svariate forme di abusi di potere per fini privati”.