Coronavirus in Lombardia, una vittima su quattro a Bergamo

Nel focolaio orobico 2.480 decessi e quasi 10mila malati ufficiali. Seguono Brescia e Milano. Ultima Sondrio, con cento vite perse

Coronavirus a Bergamo, il trasferimento delle bare (Ansa)

Coronavirus a Bergamo, il trasferimento delle bare (Ansa)

Milano, 7 aprile 2020 - Oltre un quarto di tutte le vittime lombarde ufficialmente causate dal Covid-19 aveva casa nella Bergamasca. Fra gli oltre novemila decessi registrati al 6 aprile in tutta la regione, infatti, nella provincia orobica se ne contano 2.480. Cifra enorme, soprattutto se confrontata ai circa 10mila casi di contagio censiti dalla Regione nella stessa area. Come a dire che il 25 per cento dei malati sarebbe morto. Dato che, al contrario, dimostra come i numeri della reale diffusione dell’epidemia siano in realtà molto più ampi. Nell’ordine anche della decina di volte in più. Secondo territorio più colpito da lutti è Brescia, dove ci sono 1.753 vittime ufficiali a fronte di poco meno di 10mila malati certificati da tampone dall’inizio dell’epidemia. Terzo territorio in Lombardia per decessi è la provincia di Milano, dove si calcolano 1.512 vittime del coronavirus (80 in un giorno) su oltre 11mila malati. Il tasso è più basso che a Bergamo, ma anche qui è facile che i numeri dei reali contagi siano ampiamente sottostimati. Quarta piazza Cremona, con 710 morti, sette in un giorno, pari a circa il 10 per cento di incremento, poi Pavia, con 599 morti (29 in un giorno); seguono Lodi, che supera quota 500 decessi, e Monza, con 435, che segna un aumento di 25 casi. A crescere di più nell’ultima giornata è stata Milano, con 24 morti in più di Bergamo. Ma le dimensioni del territorio e della popolazione sono comunque non comparabili.