Covid, Fontana: "Fatti tanti errori, ma la Lombardia tornerà la locomotiva del Paese"

Il governatore ha fiducia nei vaccini: "Superata l’emergenza sanitaria ci saranno le condizioni per un rilancio della nostra economia"

Attilio Fontana

Attilio Fontana

Milano, 28 dicembre 2020 - Dopo il Vaccine-Day, la Lombardia si è svegliata in zona arancione, ovvero con un allentamento delle misure anti-Covid. E, mentre i contagi calano (573 nuovi positivi  su 5.486 tamponi effettuati), il presidente della Regione guarda al futuro con ottimismo. "Superata l’emergenza sanitaria la Lombardia saprà essere ancora una volta la locomotiva di questo Paese", ha detto il governatore intervistato su SkyTg24.  E ha sottolineato di avere "grande fiducia nella distribuzione del vaccino". Fontana ha spiegato che "lo spirito della Lombardia che ho potuto raccogliere in queste settimane durante le quali ho iniziato un tour attraverso tutte le province, e durante il quale ho avuto l’opportunità di parlare con tanti rappresentanti dell’imprenditoria, del commercio, del turismo e della varie categorie, è ancora molto positivo. Nonostante le difficoltà economiche che si stanno affrontando, sono assolutamente convinto che, superata l’emergenza sanitaria ci saranno le condizioni per un rilancio della nostra economia e una ripartenza tipicamente lombarda. Non ho trovato abbattimento, ma voglia di guardare avanti con positività e con la capacità di reagire di fronte alle difficoltà".

Il presidente della Regione ha poi ammesso: "Gli errori sono sicuramente stati tanti. Era già successo qualcosa in Cina ma non è che arrivassero notizie molto precise. Ancora oggi non abbiamo avuto un sostegno nel capire come si ci si dovesse comportare. Abbiamo dovuto affrontare questa ignota epidemia per primi con poche mezzi, perché all'inizio non sapevamo di cosa dovessimo dotarci". "Ciò detto - ha aggiunto Fontana - io non mi ritengo esente da responsabilità, anzi. Ho commesso tanti errori. Come unica giustificazione adduco questa emergenza arrivata tutta d'un colpo".

Il governatore ha smentito alcune voci secondo cui alcune aziende coinvolte nel progetto dell'ospedale in Fiera abbiano ritirato i finanziamenti e ha difeso il ruolo della struttura del Portello, ingiustamente finita nel tritacarne della strumentalizzazione politica. "Non e' assolutamente vero che alcune aziende abbiano ritirato i finanziamenti, e' successo esattamente il contrario, ossia che non abbiamo speso tutte le donazioni che ci sono state mandate", ha sottolineato. E ha specificato: "Dato che quelle donazioni erano modali, ossia avevano come destinazione la realizzazione dell'ospedale, abbiamo chiesto loro di poterle utilizzare per altre iniziative, dunque stiamo concordando come". . Secondo Fontana le scelte simili "fatte in altri paesi europei, a Berlino tra tutti, ma anche in altre regioni italiane come marche e Puglia dove sono state fatte iniziative identiche, siano state utili in questa seconda fase". La stessa struttura milanese come ha rimarcato Fontana "e' stata molto utilizzata", quindi l'ospedale "deve essere considerato una tutela per il futuro".

Alla domanda se condivide la scelta del governatore campano Vincenzo De Luca di farsi vaccinare tra i primi, Fontana ha risposto: "Se si vuole fare polemica si può utilizzare sia quello che ha fatto De Luca sia il contrario. Io semplicemente ho ritenuto che le scelte su chi dovesse farsi vaccinare venissero affidate all’Istituto Superiore di Sanità, quindi mi attengo a quelle che sono le indicazione.. "Al ministro Speranza auguro che questa fase della vaccinazione possa essere realizzata tempestivamente e con la massima diffusione fra tutta la nostra popolazione - ha aggiunto Fontana -. Io l’ho detto fin dal primo momento e lo continuo a ribadire: la vaccinazione è l’unico sistema attraverso cui potremo sconfiggere questo virus". Con Speranza, "mi auguro che ci si possa incontrare a discutere di altri problemi legati alla sanità, che sono tanti: primo fra tutti, eliminiamo tutti i tagli che purtroppo negli ultimi dieci anni ci sono stati ed investiamo. La sanità è una spesa buona, è una spesa necessaria e questa pandemia ha dimostrato che forse se un errore c’è stato in questi ultimi dieci anni è stato quello di fare troppi tagli alla sanità". In conclusione, in merito al "passaporto sanitario" per viaggiare in aereo o alloggiare in hotel di cui ha parlato il governatore del Veneto Luca Zaia, Fontana ha commentato: "Penso che possa essere una scelta molto intelligente e molto utile".