Coronavirus in Lombardia: calano contagi e decessi, terapie intensive a quota 400

In flessione ricoveri e ospedalizzazioni. Nelle ultime 24 ore 94 morti e 609 nuovi casi. Aumentano i positivi a Milano

Coronavirus

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Milano, 8 maggio 2020 - Sono +609 i nuovi contagi in Lombardia (ai quali vanno aggiunti nel totale complessivo 25 casi riguardanti il mese di aprile e rendicontati oggi). Nel complesso da inizio emergenza sono 80.723 i casi accertati di Covid-19. Il dato dei contagi è in calo rispetto a ieri quando i nuovi casi erano 689 e mercoledì, +634. In flessione anche i decessi, che hanno raggiunto quota 14.839. Nelle ultime 24 ore i morti sono stati 94 (ieri 134, mercoledì 222). Continua l'allentamento della pressione sui presidi ospedalieri: sono calati di 80 in solo giorno i ricoveri in terapia intensiva, ad oggi 400 (ieri non si era registrato un calo, mercoledì -29). Buone notizie anche dal fronte delle ospedalizzazioni: sono 5.702, -146 (ieri il calo era stato di -231). Da inizio emergenza sono stati effettuati 466.287 tamponi (+10.993, quasi 5mila meno di ieri).  A fronte dei tamponi effettuati l'incidenza di positivi è attorno al 5%.

Riepilogo dei dati venerdì 8 maggio
Riepilogo dei dati venerdì 8 maggio

I dati delle province

Nella provincia di Milano sono 201 i nuovi contagiati di coronavirus nelle ultime 24 ore, con una crescita rispetto a ieri quando erano stati 182. Nella città di Milano i nuovi casi sono 101, con un incremento rispetto al giorno precedente quando si erano attestati sugli 86 casi. Anche nelle altre province più colpite dal Coronavirus i numeri restano più o meno stabili. A Brescia 69 nuovi casi, con il totale che sale a 13.460; a Bergamo 11.671 casi, 49 in più rispetto a ieri.

Ecco tutti i dati e le variazioni degli ultimi giorni:

Bergamo: 11.671 (+49) ieri: 11.622 (+35) l’altro ieri: 11.587 (+37)

Brescia: 13.460 (+69) ieri: 13.391 (+124) l’altro ieri: 13.267 (+99)

Como: 3.470 (+30) ieri: 3.440 (+39) l’altro ieri: 3.401 (+37)

Cremona: 6.219 (+16*) ai quali vanno aggiunti nel totale complessivo 25 casi riguardanti il mese di aprile e rendicontati oggi ieri: 6.178 (+27) l’altro ieri: 6.151 (+21)

Lecco: 2.448 (+29) ieri: 2.419 (+38) l’altro ieri: 2.381 (+10)

Lodi: 3.222 (+18) ieri: 3.204 (+49) l’altro ieri: 3.155 (+41)

Monza e Brianza: 5.015 (+41) ieri: 4.974 (+81) l’altro ieri: 4.893 (+12)

Milano: 21094 (+201) di cui 8867 (+101) a Milano città ieri: 20.893 (+182) di cui 8.766 (+86) a Milano città l’altro ieri: 20.711 (+243) ai quali vanno aggiunti nel totale complessivo 70 casi riguardanti il mese di aprile e rendicontati oggi, di cui 8.680 (+91) a Milano città

Mantova: 3.234 (+16) ieri: 3.221 (+4) l’altro ieri: 3.217 (+2)

Pavia: 4.704 (+52) ieri: 4.652 (+31) l’altro ieri: 4.621 (+70)

Sondrio: 1.276 (+10) ieri: 1.266 (+36) l’altro ieri: 1.230 (+7)

Varese: 3.148 (+75) ieri: 3.073 (+24*) ai quali vanno aggiunti nel totale complessivo 31 casi riguardanti il mese di aprile e rendicontati oggi l’altro ieri: 3.018 (+67) ai quali vanno aggiunti nel totale complessivo 60 casi riguardanti il mese di aprile e rendicontati oggi

1.759 in corso di verifica.

I dati delle province di venerdì 8 maggio
I dati delle province di venerdì 8 maggio

Fontana-Arcuri: "Inviati tamponi?Mancano reagenti"

In serata il governatore lombardo Attilio Fontana ha commentato le dichiarazioni del commissario all'emergenza coronavirus Domenico Arcuri, secondo cui in Lombardia è stato inviato un alto numero di tamponi: "Il commissario Arcuri ha mandato tanti tamponi, ma ha dimenticato di allegare i reagenti. I tamponi sono l'oggetto materiale con cui si raccoglie da gola e naso quanto deve essere sottoposto ad esame. Se non ci sono i reagenti è fine a se stesso". Rispondendo alla domanda se avesse parlato con il commissario su questo, Fontana ha risposto "no, ma speriamo che presto arrivino. Noi stiamo andando avanti come sempre con le nostre gambe, stiamo aumentando in maniera consistente il numero dei tamponi che riusciamo a processare quotidianamente". 

Fontana: comportamenti virtuosi per conquistare più libertà

Alla vigilia del primo weekend post-lockdown che funzionerà anche come test per gestire le prossime settimane, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha lanciato un monito ai cittadini lombardi: "Se ci comporteremo con attenzione e seguendo le prescrizioni che ormai conosciamo, potremo conquistare un altro spazio di libertà e favorire così la piena ripartenza, soprattutto in vista della tappa del 18 maggio".

Gallera: in Lombardia ridotto indice di contagio

Secondo l'assessore al Welfare Giulio Gallera "la situazione della diffusione del contagio in Lombardia è positiva". "Le misure rigide e tempestive adottate dalla Regione e il comportamento molto responsabile di tutti i cittadini ci hanno portato ad un R0, che è l'indice di contagiosità, che è 0,53 - ha detto in un video postato sul suo profilo Facebook -. Un indice basso, lo stesso del Veneto e inferiore a quello dell'Emilia Romagna, che è 0,72, a quello del Piemonte che è 0,78 e di altre Regioni. Questi sono i dati dell'Istituto superiore di sanità. Quindi il grande sforzo che abbiamo fatto ha ridotto la contagiosità del virus", ha affermato Gallera. 

Test sierologici: la maggioranza non è immune

Gallera ha inoltre reso noto che sono 33.306 i test sierologici effettuati fra personale sanitario (25.331) e soggetti in quarantena fiduciaria (7.975) dallo scorso 23 aprile nelle Ats della Lombardia. Dalle analisi dei referti, "si conferma una limitata siero prevalenza media fra gli operatori sanitari e si consolida l'indicazione in base alla quale le misure di quarantena hanno rappresentato un ottimo sistema per contenere la diffusione del virus: la metà dei cittadini in isolamento domiciliare non ha contratto il Covid e, di conseguenza, non ha rischiato di trasmetterlo". "Da questi ulteriori dati preliminari - aggiunge Gallera - risulta che la maggior parte dei cittadini non è mai entrata in contatto con il virus e quindi è potenzialmente suscettibile. Il rischio di nuovi focolai è concreto e le misure per la ripartenza devono tenere conto di questo aspetto". 

Galli: "Virus indebolito? Non c'è evidenza"

"Il virus si è affievolito? "Evidenze reali non ne abbiamo". Lo ha detto Massimo Galli, direttore Malattie Infettive Ospedale Sacco, in collegamento con Agorà su Rai3. "Ho un'interpretazione diversa di questa apparente attenuazione: credo che stiamo osservando dal punto di vista clinico la coda di un'epidemia che ha visto le persone più fragili presentare le forme più gravi in tempi precedenti a questo e attualmente abbiamo nei nostri ospedali persone che si sono spostate verso forme meno gravi rispetto a quelle cui siamo stati abituati all'inizio. Ma questo non vuol dire che si sia attenuato il virus, vuol dire che chi doveva andare male è già andato male alla prima ondata dell'infezione.  Perché per dire che il virus ha cambiato passo bisogna anche avere qualche evidenza molecolare che è mutato in maniera significativa. Non escludo che possa anche essere così ma questa è un'evidenza che al momento non abbiamo", conclude.

Bufera sui Navigli

Le immagini di folla sui Navigli, ieri pomeriggio all'ora dell'aperitivo, postate sui social hanno scatenato una vera e propria bufera. Stamattina il sindaco Beppe Sala ha assicurato che manderà più controlli e lanciato l'ultimatum ai cittadini: "Se non si cambia chiudo tutto". Preoccupati anche Massimo Galli "Se non passa la cultura della responsabilità passeremo dei guai" e Rezza, dell'Istituto Superiore di sanità ha sottolineato: "Quelle immagini fanno preoccupare: economia e salute non sono in contrasto. Bisogna aumentare i controlli sanitari proprio per favorire le riaperture". Intanto il popolo dei social si è diviso

​​Sperimentazione al San Raffaele: farmaco anti-artrite efficace

Il farmaco anti-artrite Anakinra si è dimostrato "efficace e sicuro" contro le forme più aggressive di infezione da Sars-CoV-2. Lo annuncia l'Irccs ospedale San Raffaele di Milano, che riporta i risultati di uno studio pubblicato su 'Lancet Rheumatology', secondo cui la molecola è "capace di spegnere l'eccessiva risposta immunitaria causata dalle forme gravi di Covid-19". La sperimentazione, su 29 pazienti ricoverati al San Raffaele in ventilazione non-invasiva e con quadri clinici ad alto rischio, è stata portata avanti all'interno di un maxi-studio clinico osservazionale su Covid-19.