Coronavirus in Lombardia, frenano contagi e decessi: "Stiamo vedendo risultati"

I contagi toccano quota 66.971. In provincia di Milano, però, la crescita non rallenta: 287 nuovi casi

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Milano, 20 aprile 2020 -  Frenano i contagi da Coronavirus con 737 casi in più di ieri (856) per un totale di 66.971 positivi. Cala anche in numero di decessi in un giorno, comunque 163, per un totale di 12.376 deceduti. Sono poi diminuiti anche i ricoveri: in terapia intensiva sono 901 (-21) e negli altri reparti Covid 10.138 (-204). I dimessi sono aumentati di 251, raggiungendo quota 43.011. Sono invece stati 6.331 i tamponi, per un totale ad ora di 270.486. Questi dati sono stati resi noti durante la quotidiana diretta Facebook di aggiornamento sull'emergenza, fatta da Regione Lomardia. 

"Stiamo vedendo i risultati dell'impegno dei lombardi", ha commentato l'assessore regionale al Bilancio Davide Caparini. "I comportamenti individuali sono quelli che ci consentono di controllare la diffusione del virus - ha proseguito - sono decisivi nella lotta a questo killer". Quindi è "importante che continuiamo a farlo anche e soprattutto nell'ottica di una riapertura graduale che sarà all'insegna della salvaguardia di tutti noi e del rispetto del prossimo", ha aggiunto.

Riguardo alla 'ripartenza', Caparini ha detto: "La cornice ce la dà l'autorità sanitaria, sono loro, i tecnici nella task force, che definiscono quali sono i perimetri entro i quali potremo muoverci, il faro guida deve essere la salute pubblica".  "Da subito abbiamo lanciato il messaggio che ci saranno comunque precauzioni da adottare da qui a quando verrà identificato il vaccino, ci dicono 14 mesi, magari saranno 16, sappiamo che abbiamo davanti un periodo molto lungo e che finché non ci sarà il vaccino dovremo adeguare i nostri comportamenti". Durante il lockdown "abbiamo imparato a proteggerci e abbiamo capito che possiamo andare al lavoro, metà delle imprese lombarde - ha continuato Caparini - ha lavorato durante l'emergenza e i lavpratori hanno prestato la loro opera. È possibile lavorare, anche in smart working, ricevere a casa il cibo, abbiamo testato diverse modalità di fruizione di beni e servizi, ora possiamo gradualmente affrontare questa nuova era, quella che ci separa dalla scoperta del vaccino, quel giorno potremo finalmente dire 'siamo liberi di poterci comportare come una volta'".

I dati delle province

Nel dettaglio in provincia di Milano si registrano 16.112 casi ufficiali, con una crescita di 287 unità (ieri +279)Di questi 6.709 sono a Milano città, dove la crescita è stata di 160 casi (+128 ieri). Seconda provincia più colpita resta Brescia, con 12.004 positivi e 58 casi in più. In provincia di Bergamo il totale dei positivi è salito ufficialmente a 10.738, + 49; a Cremona 5.491 positivi, + 74; a Monza 4.157 casi, + 59; a Pavia 3.641, + 59.  Più bassi i numeri nelle altre province lombarde: Mantova 2.913, +8; Lodi 2.740, + 16; a Como 2.550, + 62; a Lecco 2.080, + 8; a Varese 2.196, + 38; a Sondrio 960, +4.

Maxi-piano di investimenti

Il governatore della Regione Attilio Fontana in una conferenza stampa trasmessa in diretta Facebook, ha annunciato importanti misure economiche per la ripresa. "Oggi pomeriggio - ha detto - porteremo in Giunta una Proposta di Legge rivoluzionaria: per dare una risposta concreta alla nostra economia, un aiuto concreto alla ripresa del territorio, metteremo a disposizione 3 miliardi di euro. Cifre vere per un grande piano di investimenti". Entrando nel dettaglio, il governatore ha spiegato che "da subito, 400 milioni per i comuni e le province perché possano intervenire in opere pubbliche per permettere al comparto di ripartire" mentre "10 milioni saranno a favore delle aziende che intendano riconvertirsi per produrre i dispositivi sanitari che tanto ci sono mancati in questi mesi di crisi". I 3 miliardi saranno spalmati tra quest'anno e il 2022. Una sorta di Piano Masrhall regionale, un "investimento senza precedenti e che punta a far lavorare le aziende dopo l'emergenza innescata dal Covid-19'".

Bonus agli operatori sanitari

La Regione ha deciso inoltre i premiare medici, inferimieri e opreratori sanitari con un aumento di stipendio. Il governatore Fontana ha annunciato che è stato previsto uno stanziamento di 82 milioni di euro "in aggiunta ai fondi del Governo".  Per applicare l’aumento nelle buste paga degli 'eroi in corsia' ci sono due strade: la prima è il via libera del Governo nel decreto Cura Italia, la seconda è una norma ad hoc della Regone (che però rischierebbe di allungare tempi). 

Stop registro debitori

Le Regioni Lombardia, Veneto e Piemonte chiedono una sospensione fino al 31 dicembre del registro nazionale debitori per le aziende agricole. Questa mattina gli assessori con delega all'Agricoltura delle tre Regioni del Nord Italia, Fabio Rolfi, Giuseppe Pan e Marco Protopapa, hanno scritto al ministro Teresa Bellanova per chiedere di farsi carico della questione nella predisposizione del nuovo decreto legge del Governo. "Le aziende agricole - dichiarano i tre assessori - hanno la necessita' di reperire liquidita' per ripartire e competere sul mercato. Altrimenti rischiamo davvero un pericoloso blocco dell'economia per quello che è uno dei settori trainanti delle nostre regioni e del Paese".