Coronavirus in Lombardia: "Situazione stabile, ora dobbiamo progettare riapertura"

61.326 positivi (+1012), i decessi in flessione (+241). Frenata dei contagi a Milano. Calano ricoveri in ospedale e in terapia intensiva. Al via i test sierologici

Ospedale di Brescia, unità di terapia intensiva (Ansa)

Ospedale di Brescia, unità di terapia intensiva (Ansa)

Milano, 14 aprile 2020 - In Lombardia i positivi al coronavirus sono 61.326 (+1.012 rispetto a ieri, quando il dato era stato di +1.262). Il numero dei ricoverati in regione è cresciuto di +49 (per un totale di 12.067 persone). Il dato va sempre letto alla luce dei tamponi effettuati: oggi 3.778 (ieri 5.260), per un totale di 214.870. Cala il numero dei ricoveri in terapia intensiva: - 21 (totale di 1.122). I dimessi crescono di 392 (17.821). Per quanto concerne il dato dei decessi, oggi il totale ha raggiunto quota 11.142 (+241, in lieve flessione rispetto a ieri). "La Lombardia è stata la prima che ha chiesto misure rigide e di blocco di una serie di attività - ha spiegato l'assessore al Welfare Giulio Gallera, presentando i dati odierni -. Oggi al pronto soccorso si presentano più persone con sintomi diversi da Coronavirus, che pazienti con sintomi Covid. Non possiamo abbassare la guardia, soprattutto in zone come Milano. Se non avessimo preso misure di contenimento con la densità di popolazione del Milanese poteva esserci un'ondata devastante. Questo non è successo. Le misure che abbiamo messo in campo - compreso ospedale in Fiera - non sono servite per ricoverare centinaia di persone, fortunatamente". 

Gallera: ora dobbiamo progettare riapertura

"Il numero dei tamponi positivi continua ad essere stabile e non in netto calo rispetto agli altri dati - ha spiegato Gallera analizzando la situazione -. Abbiamo iniziato a tamponare operatori sanitari con un sintomo, operatori del sistema socio sanitario con un sintomo, pazienti sintomatici delle Rsa e persone che finita quarantena devono tornare a domicilio. Il dati dei positivi racconta allargamento dei tamponi fatti, il polso del contagio lo abbiamo da chiamate 112, da pressione su pronto soccorso e ricoveri. Con questo virus dovremo imparare a convivere perché la scienza ci dice che pandemie vanno a ondate, dobbiamo evitare nuova esplosione dei focolai. Stiamo inziando a pensare a come riprendere la nostra vita. Dobbiamo pensare al domani e progettare la riapertura". 

I dati delle province

Nella provincia di Milano i casi risultati positivi al coronavirus sono 14.350, 189 più di ieri (+481 il giorno prima). Di questi, 5.914 nel capoluogo lombardo, 57 più di ieri (+296 il giorno prima). Oltre a quella di Milano, le province con più casi sono Bergamo (10.426 casi, +35), Brescia (11.093 casi, +125) e Cremona (5.172 casi, +227).

Per quanto riguarda le altre province lombarde, nelle ultime 24 sono stati registrati altri 91 casi a Como (2106), a Varese 102 (1813), Monza e Brianza 101 (3821), Lodi 10 (2569), Pavia 53 (3246), Sondrio 53 (849), Lecco 59 (1970). Mantova 60 (2631). 

Il comitato dei 23 saggi

Venerdì è partito il comitato tecnico-scientifico con 23 esperti, "insieme a loro stiamo mettendo a punto le vari azioni su test e rafforzamento del territorio".  Il 'Comitato dei saggi' discuterà le fasi che seguiranno l'attuale situazione di emergenza sanitaria in Regione. Il comitato è composto dai rettori di Statale, Cattolica, Politecnico di Milano, Bicocca, Bocconi e dal presidente del Comitato regionale di coordinamento delle università di  Lombardia, in rappresentanza di tutti gli altri atenei regionali.  La prima riunione si è svolta in teleconferenza, alla presenza del vicepresidente Fabrizio Sala e di altri componenti della giunta regionale.  "Il Comitato - ha spiegato Palazzo Lombardia - avrà il compito di fornire al 'Tavolo per lo Sviluppo' di Regione Lombardia, al quale siedono tutti i rappresentanti delle categorie sociali e produttive, un progetto che, nell'analizzare temi economici, sociosanitari, scientifici e culturali, dare indicazioni per la ripartenza della Lombardia sul medio e lungo periodo. Tale progetto dovrà tener conto, della specificità lombarda, puntando su innovazione e inclusione", ha concluso la Regione.

"Il Lombardia 48% aziende sta operando"

"Il sistema sanitario deve cambiare e saranno le scelte fatte dagli scienziati e dai tecnici a dare la cornice sanitaria entro la quale entro la quale tutte le decisioni, da quelle economiche a quelle sociali, saranno prese. L'aspetto sanitario sarà determinante" ha sottolineato l'assessore al Bilancio di Regione Lombardia, Davide Caparini. "Tante persone lavorano. Secondo uno studio dell'Ambrosetti, il 48% delle aziende stanno operando in Lombardia. Il 66% dei lavoratori è in smart working o in azienda, in fabbrica, nel proprio laboratorio a operare" ha detto Caparini, parlando della "nuova normalità" alla quale i cittadini dovranno abituarsi nei prossimi mesi post emergenza Coronavirus. "Tutto questo - ha detto - evolverà in un sistema che dovrà saper stare nelle linee guida che verranno dalla sanità", ha spiegato l'assessore.

Insediata commissione su Rsa

"La commissione che abbiamo istituito su Rsa si è insediata, ha iniziato i suoi lavori - ha detto Gallera - Vogliamo che ci sia un quadro indipendente e autorevole, che possa raccontare cosa è successo nel socio-sanitario in questi mesi e se ci sono stati errori. Una commissione indipendente che lavorerà in maniera intesa e restituirà in maniera trasparente i risultati".

I test sierologici 

"Inizieremo test sierologici, questo raddoppierà o triplicherà capacità intervento - ha detto Gallera -. E' un test più veloce e affidabile perché consente di vedere presenza di anticorpi e se sono immunizzanti. La capacità di effettuare questi test è tra i 10/15mila, forse 20mila. I target sono chi deve rientrare a lavorare: operatori sanitari e cittadini che hanno finito quarantena. Andranno fatti su tutta regione, partendo da alcune zone dove c'è più gente in quarantena ma sarà esteso anche ad altre città, anche Milano. 

Spostamenti al 25% al Pasquetta

Va avanti il monitoraggio della mobilità dei cittadini lombardi, iniziato diverse settimane fa, attraverso la rilevazione dei cambi delle celle telefoniche a cui si agganciano gli smartphone delle persone che si spostano. "La giornata di Pasquetta - ha commentato il vicepresidente di Regione Lombardia, Fabrizio Sala - si è attestata al 25% di spostamenti, la stessa percentuale di Pasqua. Dati in linea con questo weekend festivo che ha visto i cittadini lombardi collaborare con un notevole senso di responsabilità: sono rimasti a casa"

Blitz della Finanza al Pat e in altre Rsa

Ispezioni questa mattina dei carabinieri del Nas di Milano nelle Rsa di quattro province lombarde di loro competenza territoriale, ovvero Milano, Monza, Como e Varese. I controlli del Nucleo vanno avanti, da quanto si è appreso, ormai quotidianamente già da qualche giorno e riguardano il rispetto delle normative igienico-sanitarie nelle residenze per anziani, in particolare le recenti disposizioni per prevenire il contagio da coronavirus. 

A Milano la Guardia di finanza sta effettuando da stamani perquisizioni nelle sedi del Pio Albergo Trivulzio nell'inchiesta aperta dalla Procura in merito alle morti sospette di alcuni ospiti per coronavirus. Risulta indagato il direttore generale dell'istituto Giuseppe Calicchio per epidemia colposa e omicidio colposo. Le perquisizioni e le acquisizioni di documenti in corso a Milano sul fronte delle Rsa riguardano anche altre strutture, oltre al Pio Albergo Trivulzio. Per ora la squadra di polizia giudiziaria è entrata anche negli uffici della Sacra Famiglia di Cesano Boscone e in una residenza a Settimo Milanese.

Vertice con Bertolaso in Regione

Mezz'ora di riunione, nella tarda mattinata di oggi, tra il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e il suo consulente, Guido Bertolaso, da poco dimesso dopo aver contratto il covid 19. "Sul tavolo, la situazione epidemiologica e il via ai test sierologici previsti dal 21 aprile per individuare i soggetti immuni", spiega in una nota la Regione Lombardia.