Coronavirus, Gallera: "Non siamo il Grande Fratello. Controlli su telefoni anonimi"

L'assessore al welfare non esclude nuove misure se entro domenica non calano i contagi. Possibili accessi contingentati sui mezzi pubblici

L'assessore Gallera

L'assessore Gallera

Milano, 18 marzo 2020 - Non si arresta l'onda di contagi da Covid 19 in Lombardia. Ieri si sono registrati 1.971 positivi in più rispetto al giorno precedente, come ha reso noto l’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera aggiornando  lo scenario relativo all’emergenza sanitaria nella regione. I ricoverati in ospedale sono 6.953, 782 in più rispetto alla giornata precedente. Mentre ci sono 56 pazienti in più in terapia intensiva rispetto alle 24 ore ore precedenti. Il dato relativo alle vittime è cresciuto di 220 unità, "una crescita inferiore a quella di ieri, ma sempre particolarmente alta" ha sottolineato l’assessore al Welfare Sotto la lente di ingrandimento c’è anche Milano dove i covid positivi sono 2.326, 343 in più, "una crescita lieve ma costante"  che viene attentamente monitorata. Un aumento costante, dunque, nonostante una ricerca del Cnr parli di una diminuzione dei contagi ormai prossima. Aumentano anche le guarigioni: il numero di pazienti dimessi dagli ospedali lombardi è in costante aumento: sono 117 in più rispetto alla giornata di ieri quelli che hanno lasciato i reparti per poter raggiungere la propria abitazione dove continuare un periodo di isolamento 

I dati dalle province

Per quanto riguarda le province più colpite, a Bergamo i casi sono 3.993  (+233, crescita inferiore rispetto a ieri), mentre a Brescia sono 3.300 (+382, crescita più alta). In forte sofferenza l'ospedale di  Chiari, dove nelle ultime 48 ore si sono registrati 34 morti. Le due province hanno visto un aumento di casi, seppur “più contenuto” rispetto ai giorni precedenti. Nella provincia di Milano ci sono 2.326 casi (+343, crescita lieve ma costante) e in quella di Cremona 2.073 casi (+192). A Lodi dove si è registrarto il primo focolario oggi i casi sono 1.418 (+56 rispetto a ieri). A Como 256 (+36), a Lecco 440(+54), a Monza 376 (+30), a Mantova 465 (+83), a Pavia 884 (+83), a Sondrio 74 (+28) e a Varese 232 (+32).

Misure più rigide se i contagi non calano

"Domenica o la curva scende o probabilmente bisognerà valutare l'assunzione di misure un po' più rigide". Lo ha detto stamani l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera parlando dell'andamento dei contagi da Coronavirus. E ha aggiunto:"Io spero che i sacrifici di molti e l'atteggiamento consapevole dei lombardi possa essere sufficiente". È veramente un appello forte: "la situazione è molto complicata - ha aggiunto Gallera - i nostri ospedali dopo un mese sono ormai allo stremo, ringraziamo infermieri e medici che definire eroi è poco. Stiamo provando a montare ospedali da campo, abbiamo aiuti dal mondo. Stiamo cercando di resistere in tutti i modi ma questo sforzo titanico ha un senso se tutti fanno la loro parte: o la gente capisce che deve stare in casa altrimenti la curva non riusciamo farla scendere e dovremo prendere misure ancora più forti"

Controlli su telefoni anonimi

«I maggiori provider telefonici ci hanno dato quello che danno di solito sui grandi eventi, e cioè gli spostamenti delle persone. Da lì è emerso che il 40% ancora si muove. Sicuramente una fetta lo fa per lavoro ma probabilmente molti altri lo fanno perché forse non c'è stata la massima comprensione di ciò che stiamo vivendo» ha sottolineato Gallera. "C'e' una applicazione che le grandi compagnie telefoniche hanno messo a disposizione per vedere in maniera aggregata e assolutamente anonima il flusso delle persone, da una citta', una provincia o dalla regione, come si sono mosse in regione o fuori. Nessuno controlla come il Grande Fratello qualcuno".

Tamponi secondo indicazioni Iss

Sui tamponi "noi seguiamo le indicazioni dell'Istituto superiore di sanità - commenta Gallera -Fino a oggi abbiamo fatto 46.500 tamponi, nella prima settimana li abbiamo fatti a tutti i contatti diretti dei positivi e siamo stati fortemente criticati per questa azione". Poi, aggiunto, sono arrivate le linee guida dell'Iss secondo cui "i tamponi si fanno solo ai pazienti con sintomi o evidenze di infezioni polmonari, quindi noi ci teniamo a questo". Gallera ha comunque raccomandato che "chiunque abbia solo un raffreddore deve stare a casa in isolamento, distanziato dai propri familiari". E in merito ai tamponi stamattina il sindaco di Milano Beppe Sala, nel suo messaggio su Facebook, ha giudicato "inaccettabile che non vengano fatti a medici, personale sanitario e medici di base"

Accessi contingentati sui mezzi pubblici 

In merito all'affollamento sui mezzi pubblici a Milano Gallera ha sottolineato "Io penso che da un lato o si cerca di aumentare le corse nelle ore di punte o magari chiuderlo in altre momenti, o se questo non è possibile va contingentato, cioè dovrebbe essere consentito di entrare nei vagoni solo a un numero ridotto di persone e gli altri aspetteranno. Non vedo alternative. Le norme anticontagio non vanno garantite solo all'interno delle aziende ma anche sui mezzi pubblici, perché se non garantiamo la famosa distanza di un metro e mezzo, per qualcuno che deroga rischiamo di vanificare tutto lo straordinario lavoro che la gente sta facendo". Poi ha aggiunto: "Ridurre le corse è un errore"

Rimodulato il progetto Fiera

Sul progetto dell'ospedale temporaneo all'interno dei Padiglioni della Fiera di Milano "stiamo lavorando con la mobilitazione anche dei più gruppi industriali che hanno filiali in Cina e in India per recuperare i respiratori. Siamo convinti di riuscire a recuperarne un numero ampio. Poi il progetto sta subendo una  rimodulazione, perché, come ha detto il presidente della Fiera Pazzali dovrà avere una tac, una radiologia… Quindi avrà meno posti letto ma sempre in numero significativo". Parallelamente, ha aggiunto, "abbiamo un programma molto serrato" di espansione delle terapie intensive negli ospedali: "Questa mattina apriamo 16 posti al San Carlo di Milano e altri 16 ne apriranno nei prossimi giorni. Nella notte di ieri sono arrivati 12 respiratori per la terapia intensiva, oltre a 30 macchinari, 10 per la sub intensiva, e in base a un accordo con la Protezione Civile ogni sera ne arriveranno 25 fino ad arrivare a 200. Stanno arrivando medici specializzati cinesi, sono arrivati 60 medici di una ong americana e stiamo verificando l'arrivo di medici cubani" ha concluso Gallera.

Terapia intensiva

La priorità in questa fase resta qualla di reperire posti in terapia intensiva per pazienti contagiati fa Covid-19: ora in regione sono 1.030. "Ieri eravamo arrivati a un momento in cui il numero dei posti letto in terapia intensiva era davvero risicato - ha spiegato l'assessore - oggi fortunatamente sono arrivati diversi macchinari: 14 respiratori dalla Protezione civile, mentre dalla Cina sono arrivate 30 macchine per la terapia sub intensiva". Lo stesso Gallera ha però chiuso all'ipotesi di riaprire il vecchio ospedale di Legnano: "Ci vorrebbe troppo tempo, noi cerchiamo posti per la terapia intensiva in tempi brevissimi".