
Covid-19, fase 2
Milano, 29 maggio 2020 - L'ottimismo dimostrato dal presidente Attilio Fontana negli scorsi giorni ("I dati sono tutti buoni, sono convinto che dal 3 giugno i lombardi saranno liberi di circolare in tutta Italia") sembrerebbe ben riposto. Si va infatti verso una riapertura generale per il 3 giugno, Lombardia compresa: "Nessuna situazione critica, cautela in alcune regioni". La posizione è stata ufficializzata ieri sera dal ministro della Salute, Roberto Speranza: "Il decreto legge vigente prevede dal 3 giugno la ripresa degli spostamenti infraregionali – ha spiegato –, al momento non ci sono ragioni per rivedere la programmata riapertura degli spostamenti. Monitoreremo ancora nelle prossime ore l’andamento della curva". Gli occhi di tutti restano quindi puntati sui dati epidemiologici, per arrivare all'ok definitivo di lunedì.
Riccardi: su Lombardia più prudenza
Secondo Walter Riccardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza e docente di Igiene alla Cattolica, il caso Lombardia andrebbe gestito con maggiore prudenza': "Il trend generale è sicuramente positivo e stanno andando nella giusta direzione anche regioni come Liguria e Piemonte, che hanno avuto nei giorni passati un'incidenza di casi sopra la media. I numeri della Lombardia inducono però ancora alla prudenza". "La sfida ora è quella di rintracciare e isolare precocemente tutti i nuovi positivi - spiega Ricciardi - e devo dire che lo si sta facendo bene un po' in tutta Italia. Ogni settimana vediamo riaccendersi qua a là qualche nuovo focolaio che viene però subito rintracciato e spento". "Dove la circolazione del virus è ancora intensa - sottolinea però - bisogna essere prudenti, quindi per la Lombardia un po' di attendismo non guasterebbe. Ma le mie sono considerazioni scientifiche, poi spetta alla politica decidere in base ad altre considerazioni sociali ed economiche"