Focolai coronavirus nel Mantovano, Gallera: "Non abbasseremo la guardia"

L'assessore lombardo: "Le attività di monitoraggio e sorveglianza territoriale sono fondamentali e stanno garantendo risultati importanti"

Giulio Gallera

Giulio Gallera

Milano, 6 luglio 2020 - "Non abbasseremo la guardia". Lo assicura l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, che in un post su Facebook - in merito ai "6 focolai soffocati nel Mantovano", di cui ha dato conto ieri in una nota - sottolinea come "le attività di monitoraggio e sorveglianza territoriale sono fondamentali e stanno garantendo risultati importanti". Il tema è al centro dell'attenzione pubblica dopo quanto accaduto in alcune regioni italiane come Veneto, Emilia Romagna e Lazio dove proprio la presenza di alcuni focolai ha fatto scattare il campanello d'allarme e comportato l'aumento dell'indice di contagio (l'ormai noto indice Rt), cresciuto sopra quota 1. 

Ieri l'assessore lombardo aveva spiegato che "i protocolli anti-Covid messi in atto dall'Ats Valpadana "hanno permesso di soffocare 6 focolai prima ancora che si propagassero: 1.500 tamponi eseguiti, 70 persone positive di cui 58 residenti sul territorio lombardo, 54 in provincia di Mantova e 4 in provincia di Cremona". I primi 4 casi erano riferiti a 2 nuclei familiari che hanno fatto scattare la 'strategia dei cerchi concentrici', ovvero "tamponi immediati ai contatti parentali diretti, poi ad amici e colleghi prossimi ai casi segnalati e, infine, a tutti i lavoratori delle aziende coinvolte. L'azione è stata condotta dal Servizio di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro, insieme alle Unità speciali di continuità assistenziale che, in loco, hanno effettuato i test molecolari". 

Intanto il Movimento 5 Stelle della Lombardia ha presentato "un'articolata richiesta di accesso agli atti al direttore generale della Sanità Marco Trivelli e all'ATS Valpadana per fare totale chiarezza sui focolai da Covid-19 rilevati in alcuni macelli e salumifici della provincia di Mantova".  A depositare la richiesta è stato il consigliere regionale Andrea Fiasconaro. "È doveroso chiarire quanto sta accadendo e mantenere alta l'attenzione su casi che sembrerebbero ripetersi in luoghi specifici", ha detto Fiasconaro. L'accesso agli atti servirà a "sollecitare la sanità lombarda a un approfondimento specifico nella ricerca del virus Sars Cov2 oltre che sul personale anche sugli animali condotti ai macelli. I dati possono essere oltremodo utili per implementare eventuali nuove misure di prevenzione legate alla presenza di animali".