
Emergenza Coronavirus
Bergamo, 14 marzo 2020 - Contagi in costante aumento da giorni, medici e infermieri stremati, ospedali e tarapie intensive al collasso. Le province di Bergamo e di Brescia sono diventate l’epicentro della diffusione del Coronavirus in Lombardia e le più colpite dall’epidemia in Italia. I dati comunicati dalla Regione danno conto di 2.368 contagi a Bergamo, 232 in più del giorno precedente, con 309 casi concentrati nel suolo capoluogo, seguito da Nembro ed Alzano Lombardo. Segue a stretto giro Brescia, che registra 1.784 positività, 260 in più rispetto al 12 marzo. Numeri impressionanti, se si pensa che otto giorni fa nel bresciano c’erano “solo” 155 casi di positività: già oggi si ci aspetta di raggiungere una nuova ‘soglia psicologica’, quella dei 2mila contagi. Tra i comuni, quello di Brescia paga il conto più alto con 325 casi, seguito da Orzinuovi, che ha superato ormai la quota dei 100 cittadini infetti, e Montichiari, sopra i 60.
Si allunga anche l’elenco dei decessi: nel territorio di Ats Brescia, si sono raggiunte le 200 morti, quasi il 10% dei contagi rilevati, mentre a Bergamo i decessi sarebbero almeno 191 (i dati ufficiali sono fermi a giovedì). Una strage: "Al cimitero monumentale di Bergamo - conferma l’assessore Giacomo Angeloni – c’è una sepoltura ogni mezz’ora. Tanto che, per gestire l’emergenza, l’accesso al cimitero è stato vietato e Prefettura e Ats hanno dato l’ok a utilizzare la chiesa di Ognissanti come camera mortuaria". Sia a Brescia che a Bergamo i decessi si registrano soprattutto tra persone anziane affette da altre patologie. Ma cresce la presenza di giovani, tra i 30 ed 45 anni, ricoverati nelle terapie intensive: si tratta di persone che, dopo aver rilevato sintomi leggeri per alcuni giorni, hanno visto aggravarsi all’improvviso la loro situazione. Proprio la forte pressione sui reparti di terapia intensiva sta mettendo a dura prova gli ospedali. Ed anche i medici del territorio sono in prima linea: ieri a Bergamo erano 77 i medici di base contagiati. "Bergamo e la Lombardia sono la nostra Caporetto – ha dichiarato Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale dell’Ordine dei medici – la Caporetto della guerra che la nostra pèrofessione sta combattendo contro il Covid-19".