Giallo a Cormano, trovato morto incastrato in un tombino

Il corpo scoperto questa mattina da un passante: si tratterebbe di un uomo di 82 anni e di origini straniere, senza fissa dimora. Indagano i carabinieri

I carabinieri sul luogo della tragedia

I carabinieri sul luogo della tragedia

Cormano (Milano), 25 marzo 2021 - Potrebbe trattarsi di una tragedia ma al momento non è stata ufficializzata una ipotesi. Il corpo di un uomo è stato trovato questa mattina a Cormano, incastrato in un tombino. Alle 6 e 10 minuti del mattino  un passante, che transitava dalla zona pedonale di via Manzoni, ha visto due gambe umane spuntare da un tombino. Quasi non credeva ai propri occhi e in principio aveva pensato a uno scherzo. Invece, no, quello era il corpo di un uomo in carne e ossa che giaceva sulla pietra di quel tratto di strada con la testa completamente immersa nell’acqua e metà del busto incastrato in un normale tombino del sistema fognario. Una situazione raccapricciante anche per i lettighieri del 118 e i carabinieri della locale Stazione i quali, una volta arrivati sul posto, non hanno potuto far altro che constatare la morte della persona. Dalle prime ricostruzioni si tratta di un uomo di origine marocchina di ben 82 anni. Uno straniero che da molto tempo viveva in Italia e che sul territorio di Cormano era già noto per essere un senza dimora.

La sua morte è un vero giallo per le forze dell’ordine, tanto che il magistrato di turno ha disposto un’autopsia per verificare che alla base di questa fine così orrenda non ci sia stato un atto violento. Le indagini dei carabinieri sono a 360 gradi, anche se i primi rilievi compiuti farebbero propendere per una causa accidentale, assurda quanto fatale.

L’uomo circolava da qualche tempo nelle strade del Nord Milano e alcuni abitanti della zona lo avevano notato proprio la sera prima della morte mentre si trovava seduto in terra in un angolo della via, con alcune lattine di birra intorno a sé. Avrebbe trascorso lì la sera e probabilmente proprio nel cuore della notte si sarebbe alzato e avrebbe sollevato il pesante chiusino in ghisa infilandosi dell’angusto buco fino a metà del busto. Intorno alla mezzanotte era ancora vivo e beveva birra, secondo le ultime persone che lo hanno notato. Dunque la morte è avvenuta tra la mezzanotte e le 6 del mattino, quando quel primo passante si è accorto del corpo. Che stesse cercando qualcosa che gli era caduto nell’acqua sudicia delle fogne? È questo che dovranno stabilire le indagini.

Ciò che è certo è che quando è stato trovato aveva la testa immersa nell’acqua ed entrambe le braccia infilate nel tombino.  Non si esclude che avendo le braccia incastrate non sia riuscito a sollevarsi per uscire dal buco e sia moto annegato. All’apparenza non vi sarebbero segni di violenza sul corpo che motiverebbero una aggressione nei suoi confronti. I carabinieri stanno indagando sula sua vita per capire come mai si fosse ridotto a fare il clochard e dove dimorasse abitualmente.