Coronavirus in Lombardia, Fontana firma nuova ordinanza: ecco cosa cambia

Librerie, uffici, corse e hotel: cadono i divieti. Via libera alle decisioni del governo

Dal 4 maggio consentito lo sport all'aperto, ma a particolari condizioni

Dal 4 maggio consentito lo sport all'aperto, ma a particolari condizioni

Milano, 1 maggio 2020 - Da lunedì 4 maggio la Regione Lombardia rinuncerà alle restrizioni varate con propria ordinanza per inasprire quelle che erano invece state previste dal Governo con l’ultimo decreto relativo alla gestione dell’emergenza Coronavirus. Come forse si ricorderà, l’esecutivo di Palazzo Chigi aveva consentito alle Regioni di prevedere misure diverse da quelle contenute nei decreti della presidenza del Consiglio solo se queste andavano ad stringere ulteriormente i divieti e non viceversa. Da qui la scelta del governatore lombardo Attilio Fontana di chiudere più attività di quante non ne avesse chiuse fino ad allora il Governo e, nello specifico: gli alberghi, gli studi professionali, le librerie e le cartolerie. Tutte attività che da lunedì potranno invece riaprire rispettando le norme anti-contagio, dal divieto di assembramenti al mantenimento della distanza di sicurezza fino all’uso della mascherina e all’incentivazione del lavoro a distanza. 

Ad annunciarlo è stato, ieri, lo stesso presidente della Regione: «Noi non proporremo delle ordinanze che vadano ad allargare quanto previsto dal Decreto della presidenza del Consiglio dei ministri, ma elimineremo tutte le restrizioni che avevamo posto - fa sapere Fontana dagli studi televisivi di 7 Gold parlando della Fase 2 -. Dal 4 maggio sostanzialmente noi allargheremo nel senso di rinunciare a tutte le nostre limitazioni».

In serata ecco la nota: «La nuova ordinanza della Regione alla firma del presidente Fontana, in vista del 4 maggio, è in linea con i provvedimenti indicati dal Governo – comunicano da Palazzo Lombardia -. A differenza di quanto previsto dal Decreto in Lombardia permane però l’obbligo di coprirsi le vie respiratorie, con mascherina oppure con sciarpe, foulard o altri indumenti, anche all’aperto – si precisa –. Via libera ai mercati all’aperto, ma solo per generi alimentari e con alcune semplificazioni chieste dai sindaci, semaforo verde per studi professionali, cartolerie, librerie e negozi di fiori. Cadono le restrizioni per i distributori h24 di generi alimentari che quindi potranno offrire tutto e non solo acqua, latte e prodotti farmaceutici e parafarmaceutici. Possibilità d’apertura per servizi bancari e assicurativi, attività alberghiere, attività per riparazione e vendita di computer, telefoni ed elettrodomestici, articoli per illuminazione, ferramenta, vernici, materiale elettrico termoidraulico e apparecchiature fotografiche. Sarà possibile praticare attività fisica all’aperto, senza il limite dei 200 metri da casa. Via libera anche alla toelettatura degli animali». «Affrontiamo la Fase 2 - spiega Fontana – con la certezza della responsabilità dei cittadini unita al monitoraggio puntuale dei dati sanitari».