Confcommercio e il voto, Sangalli: meno burocrazia e la Lombardia investa sulle imprese

Le ricetta per i prossimi cinque anni: il metodo è quello del dialogo Tagliamo l’Irap alle aziende che pagano le spese sanitarie ai dipendenti Olimpiadi, opportunità chiave come l’Expo. Vietato perdere tempo

Carlo Sangalli

Carlo Sangalli

Milano, 23 febbraio 2023 -  Carlo Sangalli, presidente Confcommercio, misura le aspettative della categoria dopo il voto delle regionali che ha premiato la compagine di centrodestra.

Da quali priorità ripartire per la Regione dal punto di vista economico?

"Prioritario rafforzare le infrastrutture materiali e immateriali, alleggerire fisco e burocrazia puntando sul consolidamento della attrattività a livello turistico e business. Tra meno di tre anni, l’appuntamento con le Olimpiadi invernali: dobbiamo rispettare i tempi perché, dopo Expo, sarà una nuova e grande opportunità".

Meglio assessori tecnici o politici, in particolare sul fronte economico?

"Meglio assessori capaci e competenti. La preparazione, l’ascolto, la correttezza e l’intelligenza possono permettere a un “tecnico” di avere sensibilità politica e viceversa".

Si è fatto abbastanza per sostenere le imprese lombarde nel primo mandato Fontana?

"Pandemia, guerra in Ucraina, caro energia e inflazione record. Gli ultimi tre anni sono stati i più difficili eppure il sistema delle imprese ha retto bene. Sia perché è solido, il Pil lombardo sfiora i 400 miliardi, e sia per i sostegni istituzionali, mai mancati. In particolare quelli messi in campo dalla Regione e dal sistema camerale. Oltre 3 miliardi che comprendono investimenti a fondo perduto e finanziamenti".

Cosa si aspetta dal secondo?

"Saranno cinque anni determinanti per consolidare la via della crescita. Servirà mantenere sostegni e incentivi alle imprese portando avanti le priorità che abbiamo visto attraverso il confronto preventivo su provvedimenti e azioni strategiche, che finora si è dimostrato utile. Quando c’è il confronto non manca quasi mai la condivisione".

Si aspettava un risultato elettorale così netto in Lombardia, con Fontana oltre il 50% e la Moratti sotto il 10%?

"È un risultato che dovrebbe permettere sia a Governo e sia a Regione stabilità politica. Preoccupante il dato dell’astensionismo che se si dovesse consolidare potrebbe indebolire il sistema democratico".

Tre proposte alla Regione per dare una svolta al tessuto economico e renderlo più competitivo.

"La Lombardia ha reali prospettive di crescita. Utile un piano per potenziare l’attrattività soprattutto a livello internazionale di investitori e turisti. Importante, di conseguenza, puntare su una burocrazia più veloce e leggera raccordando meglio i canali della Pubblica amministrazione e rafforzando la banda ultra larga. Migliorare, infine, le infrastrutture in grado di collegare le aree più periferiche, velocizzare i raccordi con gli aeroporti e accelerare il Terzo Valico che renderebbe più rapidi e strategici i collegamenti con la Liguria".

Tra le sfide, le Olimpiadi. La Lombardia si sta preparando al meglio o manca qualcosa?

"Sono la sfida più rilevante che abbiamo di fronte e saranno un successo. L’esperienza di Expo ci consiglia di monitorare le tempistiche e i livelli di fattibilità ponendo grande attenzione a coinvolgere il sistema imprenditoriale con progetti, formazione e informazioni. Insomma, al “gioco di squadra”".

Alcune imprese coprono le spese sanitarie dei dipendenti. La Regione dovrebbe incentivare questo modello? Come?

"È una proposta che abbiamo fatto recentemente al presidente Fontana. Si tratta di valutare la possibilità di ridurre l’Irap per le imprese che hanno welfare aziendali in grado di coprire le spese sanitarie dei dipendenti. Rappresenterebbe un vantaggio per i costi della sanità lombarda e un alleggerimento fiscale per le attività imprenditoriali".

A Milano, ma non solo, si va verso una città con sempre meno mezzi motorizzati. Questo aiuta le imprese oppure no?

"Si tratta come sempre di equilibrio. Le città devono essere rifornite e accessibili nel rispetto dell’ambiente. Bene incentivare i mezzi ecologici e rafforzare il trasporto pubblico ma permettendo la circolazione delle merci e delle persone. Anche quelle che non sono in grado di andare in bicicletta, tanto più se si considera che la nostra società sta invecchiando rapidamente".

La collaborazione pubblico-privato sarà fondamentale nei prossimi 5 anni per rilanciare la nostra economia?

"Sarà fondamentale come lo è sempre stata in questi anni. Penso agli Accordi di programma con il sistema camerale ma anche a tutti i progetti – come le reti di impresa e i distretti del commercio – che permettono crescita e innovazione".