Covid, altro comune della Sardegna in zona rossa. A rischio anche la Toscana

Un provvedimento obbligato per Bono, a causa dell'alto numero dei contagi. Firenze in bilico, il sindaco Giani: "Siamo proprio al limite"

Covid, controlli dei carabinieri

Covid, controlli dei carabinieri

Lunedì è iniziata una nuova settimana e alcune regioni hanno cambiato colore: la Sardegna ha lasciato la zona bianca ed è automaticamente passata in zona arancione.  L'ultimo decreto Draghi ha stabilito infatti che spariscono fino al 6 aprile le zone gialle (che diventano automaticamente arancioni) mentre diventano automaticamente rosse quelle nelle quali l'incidenza settimanale è superiore a 250 casi ogni 100mila abitanti. Ma ora la situazione della regione sembra peggiorare. Bono ritorna in zona rossa. Il Comune del Goceano in Sardegna di 3.500 abitanti dovrà attenersi all'ordinanza del sindaco Elio Mulas sino al 6 aprile. Un provvedimento obbligato, arrivato dopo il colloquio tra gli amministratori comunali, il prefetto di Sassari, il direttore generale dell'assessorato alla Sanità e il responsabile Covid per il Nord Sardegna. Troppi, infatti, i 74 contagi da Coronavirus in paese, di cui 4 con la variante inglese, e le 75 persone in quarantena. Per Bono zona rossa è già il secondo lockdown nel giro di poche settimane.

Ma anche la Toscana rischia il passaggio in zona rossa. "Siamo proprio al limite, guardiamo un po' che cosa succede", ha detto il governatore Eugenio Giani difendendo il modello che lo ha portato a "disporre le aree rosse in tre province e tre territori importanti, per vedere se riusciamo a tenere il livello generale della regione sull’arancione, e contemporaneamente limitare i contagi". Ma il numero dei contagi è in salita costante a Firenze e le previsioni per il prossimo lunedì 29 sono che tutta la Toscana, Firenze compresa, debba fermarsi in zona rossa per quindici giorni.

"C'è una tendenza di crescita nell'area fiorentina, siamo vicini ai 400 casi positivi al giorno, c'è una pressione in lieve crescita anche nelle strutture ospedaliere. Sull'Rt siamo vicinissimi a 1,25, e per quanto riguarda il rapporto dei contagi sui 100mila abitanti siamo vicini alla soglia dei 250. Firenze non si è mai avvicinata così tanto ai livelli di zona rossa", ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, a margine di una iniziativa in città. "I dati di oggi - ha poi chiarito - purtroppo risentono di un problema che si è verificato in uno dei laboratori di analisi, quindi abbiamo numeri relativamente bassi ma non possono far testo". Sul peggioramento della situazione "credo che ci siano margini per poter mettere in campo delle misure ed evitare la zona rossa per tutta la Regione. Col presidente Giani ci vedremo e faremo il punto su tutta la situazione". Per quanto riguarda la chiusura delle scuole, ha aggiunto Nardella, "sono sempre dell'idea che debba essere l'extrema ratio perché i disagi sono fortissimi sia per i bambini, per i ragazzi, che per le famiglie". Il sindaco ha risposto anche a chi gli chiedeva un bilancio delle misure anti assembramento già adottate: "Sono state molto efficaci - ha detto -. Gli interventi più significativi delle forze dell'ordine sono avvenuti negli appartamenti privati a seguito di segnalazioni di cittadini mentre fuori, nelle famose piazze della movida non si è verificato nessun caso preoccupante. Va detto che il sacrificio per i gestori dei locali è molto grosso, io mi auguro che oltre a questo decreto Sostegni arrivino altre misure a favore delle imprese che stanno pagando il prezzo più alto per queste limitazioni". "Venerdì avremo la ministra Lamorgese a Firenze - ha annunciato - e le illustrerò anche il lavoro che stiamo facendo su questo fronte perché dobbiamo essere attenti a tutto" in modo da far calare i contagi. 

La Lombardia invece, spera di tornare in zona arancione da lunedì 29 marzo. La data X  è il 26 marzo, quando l'Istituto superiore di sanità renderà pubblico il monitoraggio con i dati dei parametri che servono per assegnare le regioni nelle diverse zone. Se tra qualche giorno i parametri di determinazione del rischio saranno migliorati, la regione potrà allentare le misure restrittive. Settimana scorsa la Lombardia aveva un indice Rt pari a 1.3. Per tornare in arancione l’indice deve essere inferiore a 1.25. Una regione deve restare almeno 14 giorni nella fascia più restrittiva prima di passare in quella inferiore (da rosso ad arancione ad esempio). "Mi auguro che i dati saranno buoni che ci sia la possibilità di dare un po' di respiro", ha detto il governatore della Regione, Attilio Fontana, qualche giorno fa.  E ha aggiunto: "Non anticipo niente: posso dire che vedo qualche leggero miglioramento". Di certo, sarebbe una tregua di cinque giorni, perchè nei festivi di Pasqua (2, 3 e 4 aprile) tutta l'Italia sarà in lockdown.