La Cassazione: "Deviazioni gravissime nelle indagini sulla strage di via D`Amelio"

Ma la relazione di apertura dell'anno giudiziario evidenza un calo degli omicidi, anche se il numero dei femminicidi resta costante

L'Assemblea plenaria del Consiglio Superiore della Magistratura

L'Assemblea plenaria del Consiglio Superiore della Magistratura

 Roma - Ci “sono state deviazioni gravissime nelle indagini sulla strage di via D`Amelio, che hanno causato detenzioni ingiuste e difficoltà che hanno messo a rischio gli accertamenti. Al termine dei processi in corso sarà possibile una valutazione anche in questa sede”. Lo spiega il procuratore generale della Cassazione, Giovanni Salvi, in un passo della sua relazione all’apertura dell’anno giudiziario. Facendo riferimento ai 30 anni dall’omicidio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Salvi ricorda che il sacrificio dei due magistrati e degli agenti di scorta farà parte della cerimonia di apertura della Conferenza dei quarantasette Paesi del Consiglio d`Europa che si terrà a Palermo il 5 maggio, in quell`Aula bunker dove si celebrò il processo a Cosa Nostra, la cui conclusione costò tante vite, tra cui quella del sostituto procuratore generale Antonino Scopelliti.

Poi l’analisi dei reati in Italia: «Se i crimini violenti diminuiscono drasticamente grazie all’efficacia degli strumenti di contrasto al crimine organizzato così non cosi avviene negli omicidi contro le donne e dei reati spia», evidenzia poi Salvi, parlando di una «grande dedizione» della procure sul contrasto alla violenza sulle donne, ma della necessità ancora di una «piena attuazione del Codice Rosso»E’ confermata la tendenza contraddittoria nell’andamento degli omicidi, che gia’ rilevammo nelle precedenti relazioni. 

Il numero degli omicidi e’ drasticamente calato, dai 1916 del 1991, con un tasso percentuale rispetto alla popolazione del 3,38 su 100.00, quindi assai elevato rispetto alle medie mondiali e ancor piu’ europee, ai 285 del 2020, con tasso inferiore allo 0,60. Questo dato ci pone tra i paesi piu’ virtuosi al mondo. Anche quest’anno il numero complessivo degli omicidi e’ pressoche’ costante, 295. “Purtroppo, invece - dice Salvi  -  restano stabili gli omicidi contro le donne. Al 31 dicembre, erano 118, uno in piu’ della stessa data del 2020.

 Un trend stabile dal punto di vista statistico, con differenze nel tempo non significative, dopo la discesa verificatasi nel 2019. Questo determina pero’ - avverte Salvi - che il rapporto percentuale vede gli omicidi in cui sono vittime le donne aumentare sempre di piu’, essendo ormai superiore al 30%. Al di la’ dell’arida indicazione statistica, cio’ vuol dire che l’efficace azione di contrasto del crimine, che si deve al costante impegno delle istituzioni, non si e’ riverberato negli omicidi di genere”.