Pavia, poche case e fatiscenti: gli studenti fuori sede costretti a spostarsi fuori città

Viaggio tra gli universitari accampati in piazza Leonardo da Vinci: 225 euro in camera doppia per una casa col bagno allagato e la corrente che salta

Pavia, 11 maggio 2023 – Arriva da fuori un terzo dei 26mila studenti dell’Università di Pavia. Un numero molto elevato che, nonostante la presenza di 17 collegi e di molti alloggi, sta dando filo da torcere a chi cerca casa.

“Il mercato è saturo – ha detto Francesca Mazzitelli, una studentessa fuorisede che ieri si è unita ad altri colleghi e ha piantato una tenda in piazza Leonardo da Vinci -. Prima di trovare una casa io ci ho messo dei mesi. Gli appuntamenti all’ultimo momento venivano annullati perché è una gara, la gente va alla ricerca disperata di un alloggio e si deve accontentare di quello che trova. In centro o gli appartamenti sono messi male, o hanno la muffa oppure appena entri in casa ci sono problemi. A me si è allagato subito il bagno e mi andava via la corrente ogni volta che accendevo il forno eppure pago 225 euro per un bilocale in cui condivido la camera con la mia coinquilina. E conosco persone che pagano oltre 300 euro”.

Siccome ci sono poche soluzioni a Pavia città, per spendere meno gli studenti si stanno spostando in centri come San Martino Siccomario o Belgioioso. “Sarebbe giusto che lo studente potesse anche spostarsi e venire a Pavia per frequentare le lezioni e avere una vita sociale – ha proseguito Francesca che vive fuori dal centro – invece gli autobus sono pochi e non ce ne sono la sera”. “Quando mi sono trasferita a Pavia per la prima volta – ha sottolineato Vittoria Pompilio D’Alicandro – ho dovuto accettare un alloggio fatiscente dove il proprietario si rifiutava di effettuare qualunque intervento. L’anno dopo mi sono trasferita, ma per trovare quella soluzione ho scritto centinaia di post su Facebook e ho fissato una miriade di appuntamenti con privati”.

In centro a Pavia l’affitto di una stanza costa circa 400 euro, 300 se ci si sposta in periferia, a cui bisogna aggiungere le utenze e le tasse universitarie. “Per mantenersi molti studenti devono lavorare – hanno aggiunto i ragazzi dell’Udu -. L’università cerca di venirci incontro, ha aperto un tavolo ed è stato sottoscritto un protocollo d’intesa con la Provincia che prevede alloggi a tariffa agevolata per gli studenti nei paesi limitrofi, ma non dovrebbe essere soltanto un compito dell’università”.

“Non si possono relegare gli studenti in piccoli centri distanti da Pavia – ha concluso Alessandro Miceli segretario di Udu Pavia, sindacato studentesco che continuerà a tenere le tende in piazza Leonardo da Vinci -. L'accesso alla casa per le studentesse e gli studenti rappresenta una priorità rispetto all'attenzione che la politica deve riservare ai più giovani e le giovani. Gli universitari chiedono a chi ha responsabilità di governo maggiore attenzione alle politiche giovanili”.