Gli italiani non vogliono più fare i pasticceri? In Lombardia il 66% della manodopera non si trova: è record

Uova di Pasqua, colombe e specialità regionali sono fatte da mani difficili da trovare. L’allarme di Confartigianato: “La richiesta è aumentata del 14% in un anno, quella lombarda è la carenza più grave del Paese”

La pasticceria Riva di Treviglio

La pasticceria Riva di Treviglio

Durante la Pasqua siamo circondati da uova di cioccolato, colombe e specialità regionali di ogni tipo, ma tutti questi dolci sono prodotti da mani sempre più difficili da reperire. Quest’anno, Confartigianato ha lanciato un allarme che riguarda proprio la carenza di manodopera nel settore. Più della metà delle imprese fatica a trovare lavoratori e in Lombardia la situazione è la peggiore d’Italia: nella regione non è reperibile il 66% delle oltre quattromila assunzioni previste.

Quello della pasticceria è un tipo di impresa per lo più artigianale, tant’è che delle 54 mila pasticcerie e imprese dolciarie italiane, 39 mila sono artigiane. Gli affari vanno bene – d’altronde siamo primi al mondo nel settore agroalimentare – ma il problema sono i dipendenti. Lo scorso anno, su 24.510 persone da assumere per le attività di pasticcieri, panettieri e pastai artigiani (in aumento del 7,5% rispetto all'anno precedente), ben 13.970 sono risultate di difficile reperimento, pari al 57% del totale dei lavoratori necessari alle aziende.

La quota di manodopera introvabile nel settore della pasticceria e panetteria è aumentata del 13,9% in un anno. A livello regionale, i maggiori problemi a reclutare manodopera per le mansioni specializzate in pasticceria, panetteria e produzione di pasta fresca artigiane si riscontrano – come detto – in Lombardia.

Seguono la Sicilia, con 1.870 potenziali assunzioni di cui il 62% difficili da reperire, le Marche dove le pasticcerie non trovano il 62% dei 1.000 lavoratori necessari, il Veneto dove manca il 61,8% dei 1.440 lavoratori richiesti. E ancora, la Toscana (irreperibile il 61,1% dei 1.130 lavoratori richiesti dalle imprese) e l'Emilia Romagna con 2.690 potenziali assunzioni di cui il 61% difficili da coprire.

"L’aumento di richiesta di personale da parte delle imprese dolciarie – segnala Confartigianato – è legato all'incremento dei consumi. Pasqua, in particolare, segna il trionfo delle specialità artigiane tipiche delle tradizioni regionali italiane. Sulle tavole della ricorrenza pasquale non vi sono soltanto uova e colombe: sono almeno 150 le prelibatezze che nascono da ricette antiche dei territori del nostro Paese, riproposte durante la Settimana Santa dagli artigiani del cibo, che continuano ad essere preferite dai consumatori per la genuinità, la freschezza, la tipicità introvabile nei prodotti fatti in serie”.