
Paolo Franchina mostra le finestre devastate alla Polisportiva di Buccinasco
Buccinasco (Milano), 1 novembre 2020 - Allarga le braccia, scuote la testa davanti ai palloni buttati per terra, agli armadietti aperti e ai mobili spaccati. Il dirigente sportivo della Polisportiva Buccinasco è avvilito. "Non è la prima volta che devastano la nostra sede. Ma oggi fa male", dice Paolo Franchina, già addolorato dalla chiusura forzata delle attività. I vandali che si sono introdotti venerdì notte, in barba al coprifuoco, nella struttura, al campo Scirea di via Gramsci, non hanno risparmiato neanche un angolo della storica società di calcio che da oltre 40 anni accoglie bambini e ragazzi con l’obiettivo di crere aggregazione, togliere i giovani dalla strada, allontanarli da brutte compagnie.
Un ruolo anche sociale per la Polisportiva che ancora una volta deve raccogliere i cocci dell’ennesima effrazione. "Dopo esserci adeguati alle normative anti contagio, ci siamo trovati ancora una volta a dover chiudere, con bambini e ragazzi sconfortati. I danni economici sono tanti, ma quello che pesa di più è vedere tanti piccoli e adolescenti privati dei loro allenamenti, della voglia di giocare", racconta. I vandali sono entrati forzando la porta laterale, poi si sono introdotti negli spogliatoi, divelto gli armadietti e buttato per terra abbigliamento, attrezzatura.
Poi hanno aperto le cassettiere degli uffici e gettato all’aria fogli e documenti. In ultimo, si sono accaniti nell’angolo bar: hanno spaccato la saracinesca, rubato pacchetti di patatine e pochi spiccioli. Almeno questa volta, rispetto allo scorso anno, hanno risparmiato il defibrillatore. "Un danno enorme – ancora Franchina – per pochi euro. Certo un atto vandalico mirato più che un tentativo di furto". La pensano così anche gli scout Cngei: pure la loro sede, di fianco a quella della Polisportiva, è stata presa di mira dagli incivili. E anche qui non è la prima volta: finestre spaccate, così come le serrature, disordine e sporcizia ovunque. Lo scorso anno, i vandali si erano divertiti a imbrattare la sede con vernici e a svuotare estintori.