BEATRICE RASPA
Cronaca

Brescia, neonata morta in casa: un giallo da risolvere, cosa sappiamo finora

Mamma e nonno della bambina di due mesi, positiva al Covid, sono indagati per omicidio colposo: I legali "Semplice atto dovuto, i miei assistiti ora sono disperati". Oggi i funerali della piccola

Neonata

Brescia, 2 gennaio 2023 - Era nata da appena due mesi. Giovedì pomeriggio è stata trovata morta in casa, nel suo lettino. È la tragica vicenda che ha investito una famiglia bresciana dell’Ovest, e per la quale la madre e il nonno, di 29 e 51 anni, sono stati iscritti al registro degli indagati per omicidio colposo. "È solo un atto dovuto, di garanzia - precisa l’avvocato Marino Colosio, che li segue con la collega Francesca Scagliola -. Siamo sicuri che si sia trattato di un evento accidentale, di una morte in culla. La piccola è risultata positiva al coronavirus. Ed era anche nata prematura, di sette mesi, quindi i polmoni potrebbero non essersi formati completamente". La ragioni del decesso sono ancora da appurare, e costituiscono il nodo nevralgico dell’inchiesta. "Dal primo esito dell’autopsia non sono emersi segni di violenza o scuotimento - ha chiarito il legale - ma ci sono altri accertamenti in corso. Bisognerà aspettare il risultato delle prove con il microscopio". Quarta di quattro figli - una gemella e due fratelli di 8 e 12 anni -, madre e padre in condizioni di indigenza (tanto che il nucleo era già seguito dai servizi sociali), la neonata dopo la consueta poppata di metà mattina era stata messa a riposare. Erano le undici. Nel primo pomeriggio la mamma, in quel frangente in casa da sola con gli altri bambini e il nonno, quando è andata a controllarla ha visto materializzato il peggior incubo di tutti i genitori: la bimba era distesa sotto le coperte immobile, senza battito né respiro. E non c’era verso di svegliarla. Sembrava morta. Purtroppo lo era.

La chiamata al 112, e l’arrivo dei soccorsi, non ha risollevato la situazione. A nulla sono valsi i tentativi rianimatori. Come da prassi i sanitari hanno fatto scattare la segnalazione all’autorità giudiziaria. E il pm di turno Alessio Bernardi ha aperto un’inchiesta, iscrivendo gli unici adulti presenti nell’abitazione in concomitanza dell’evento. Il tampone avrebbe appunto evidenziato che la bimba aveva contratto il Covid. Per questo l’autopsia non è stata eseguita a Brescia ma all’ospedale di Verona, nell’unico laboratorio del nord Italia autorizzato all’esecuzione di esami autoptici in caso di positività, dal medico legale Dario Raniero. La procura nel frattempo ha restituito alla famiglia il corpicino e i funerali saranno celebrati oggi pomeriggio. La vicenda ha avuto anche un altro triste corollario: a seguito di un provvedimento pregresso del tribunale dei minori, i tre fratelli sono stati allontanati dalla famiglia, alle prese appunto con una situazione di disagio e forte difficoltà economica. "Ci stiamo muovendo anche su questo fronte - conclude Colosio - I mei assistiti sono disperati".