PIERANGELA RAVIZZA
Cronaca

Tragico volo in guerra, il bracciale dell’aviatore Usa torna nelle mani della sorella

Pavia, il ritrovamento e la cerimonia 72 anni dopo

La consegna del braccialetto (Torres)

Zavattarello (Pavia), 5 novembre 2017 - «Certo che mi ricordo, come se fosse ieri. Il fuoco che avvolgeva quei poveretti. Da allora non ho mai più voluto vedere un film di guerra». Mariella Tazi è una pensionata di Zavattarello. È lei una dei due testimoni oculari, tuttora viventi, che ricordano la tragedia del 22 febbraio 1945. Un aereo alleato che rasenta la collina, sopra il piccolo paese in provincia di Pavia, poi cadde e si incendia in mezzo al bosco. Trasportava armi e rifornimenti per i partigiani della divisione garibaldina «Aliotta», una delle più importanti che in quegli ultimi mesi di guerra operavano in Oltrepo Pavese. Sette

Il braccialetto
Il braccialetto
morti, cinque americani e due britannici, gli uomini dell’equipaggio che persero la vita.

Ma la memoria non si è persa e da quella macchia di alberi sopra il villaggio la terra ha restituito un bracciale. Un pezzo di metallo prezioso, con inciso il nome del sergente Richard Perzyk. Uno di quei giovani militari morti nella missione per rifornire la Resistenza italiana. Ieri, lell’alta Valle Staffora, la sorella di quel giovane, è arrivata appositamente dagli Stati Uniti. In una cerimonia semplice, fra le bandiere, lì dove avvenne la tragedia, il bracciale le è stato consegnato. A trovarlo, due anni fa, i volontari del

Richard Perzyk
Richard Perzyk
gruppo ricercatori aerei caduti di Piacenza.

I cacciatori di apparecchi hanno già scovato i relitti di sedici velivoli, fra l’Appennino e il Po. Così, dopo aver trovato fra le foglie il bracciale del sergente che perse la vita a 26 anni, è partita la ricerca dei discendenti. Ci si è arrivati grazie alla Chiesa Mormone (ieri a Zavattarello c’era anche una loro delegazione), che detiene il più grande date base genealogico del mondo, è stato possibile rintracciare la sorella di Richard. E ieri la donna, di nome Therese, 88 anni, ha ricevuto dalle mani del senatore Luigi Panigazzi, 90 anni, ex partigiano, il braccialetto d’argento. C’era anche un pronitpote di Richard, ufficiale dell’aviazione americana.

Ai bordi del bosco dove cadde l’aereo alleato Dakota, è stato inaugurato un monumento fatto di sette cippi, uno per ogni caduto: gli americani Donald Faull, Richard Perzyk, Llyod Poole, John Rupnik, Robert Ernest Wallin e gli inglesi Edward John Ford e David Saynor. Un momento vissuto con commozione e partecipazione, 72 anni dopo, alla presenza di delegazioni americane, inglesi e slovacche, dell’assessore regionale alla cultura, Cristina Cappellini, di sindaci, delegazioni di associazioni combattenti e dell’Anpi (associazione nazionale partigiani d’Italia) e gente comune. Anche alcuni che, all’epoca, erano poco più che ragazzi come la signora Mariella e che osarono sfidare le fiamme per portare aiuto a quei poveri aviatori.