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Contagi Covid in Lombardia: 2.736 nuovi casi e 85 decessi

La Lombardia seconda per contagi in Italia (dopo il Veneto). Meno positivi ma con meno tamponi. Si allenta ancora la pressione sugli ospedali

Coronavirus

Milano, 12 dicembre 2020 - Lasciano ben sperare i dati dei nuovi contagi nell'ultimo giorno da zona arancione per la Lombardia: in 24 ore solo calati i nuovi positivi e sono fortemente ridotti i decessi. Si conclude bene la vigilia del passaggio in zona gialla, come un buon auspicio per il nuovo step. Domani, infatti, scatta la promozione in zona gialla con conseguente allentamento delle misure anti Covid e una maggiore libertà di movimento, a partire dalla possibilità di spostarsi senza autocertificazione non solo tra comuni, ma anche tra regioni con lo stesso livello di rischio. Resta invece in vigore il coprifuoco notturno dalle 22 alle 5. Un passaggio a lungo atteso in Lombardia, che oggi ha registrato appunto un calo nei contagi con 2.736 nuovi casi, frutto anche del minor numero di tamponi eseguiti: 29.153 contro i 32.871 di ieri, quando i nuovi posityivi erano  2.938 di ieri. Ma la buona notizia è il forte calo dei decessi: oggi 85 contro i 132 di venerdì. Il rapporto tra tamponi effettuati e positivi, in Lombardia, oggi è pari al 9,3%,mentre dei 2.736 nuovi casi, 259 sono ''debolmente positivi''. I guariti/dimessi sono 5.034,per un totale complessivo di 332.595, di cui 5.069 dimessi e 327.526 guariti. Si allenta ancora la pressione sugli ospedali con un calo dei pazienti Covid in terapia intensiva: -16 per un totale di 717 posti letto occupati. Mentre i ricoverati  nei reparti ordinari scendono a 5.289 (-128 in un giorno).

I dati delle province

Tra le province lombarde è sempre Milano la più colpita in questa seconda ondata. Oggi nell'area metropolitana si registrano 854 positivi di cui 393 in città, ieri i nuovi casi erano 844 in provincia di cui 299 nel capoluogo. Dopo Milano, che registra oltre un terzo dei contagi odierni, la più colpita è Brescia con 493 nuovi casi in 24 ore, seguita da Pavia con 242 positivi in un giorno, Como con 202, Mantova con 195, Bergamo con 174, Sondrio con 125. In forte calo rispetto ai numeri dei giorni precedenti e alle fiammate registrate in questa seconda ondata, è la provincia di Varese, che oggi fa segnare 109 nuovi casi, segue Monza con 103, e anche qui si registra un crollo dei positivi rispetto ai giorni scorsi. Mentre a Cremona i nuovi contagi sono  69, a Lecco sono 65, Lodi infine, la provincia colpita per prima in Lombardia e tra le più flagellate nella prioma ondata, fa segnare appena 25 nuovi positivi.

I dati Covid del 12 dicembre

Bollettino Covid Italia / MAPPA PDF

Il Bollettino Covid del Ministero oggi fa registrare in Italia 19.903 nuovi casi con 196.439 tamponi e 649 morti. Diminuiscono i nuovi contagi e la Lombardia è seconda in Italia per nuovi casi, dopo il Veneto che registra una fiammata con oltre 5mila positivi in un giorno. Continua a scendere il numero dei ricoverati nei reparti ordinari: -496, per un totale di 28.066. Giù anche le terapie intensive che arrivano a quota 3.199 (-66 posti nelle ultime 24 ore). Mentre si registra un leggero incremento nel tasso di positività, oggi al 10,1%, in lieve aumento rispetto a ieri quando era al 9,8%. 

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Lombardia zona gialla: tutto quello che c'è da sapere

Intanto la Lombardia si prepara a vivere una settimana da zona zona gialla con regole "soft". Dal 21 dicembre al 6 gennaio le cose cambieranno nuovamente con il Dpcm Natale che prevede regole più rigide, in primis il divieto di uscire dalla regione. Nei giorni di Natale, Santo Stefano e il primo gennaio è prevista un'ulteriore stretta con il divieto di uscita dal Comune di residenza ma su questo punto il premier Conte sembra intenzionato a fare un passo indietro. Un dietrofont invocato da sindaci e presidenti di regione, non ultimo il governatore Attilio Fontana.  "Noi l'abbiamo detto da subito che, nel rispetto delle regole, chiediamo al governo di modificare e consentire le possibilità di spostamenti tra i Comuni il giorno di Natale - ha ribadito oggi l'assessore al Welfare Giulio Gallera, a margine della presentazione del nuovo Humanitas Emergency Center a Bergamo -. Non bisogna ovviamente fare pranzi con decine di persone, ma riunirsi e ricongiungersi con i genitori o i figli in numeri ridotti è assolutamente necessario". Non tutti però nel Governo sono favorevoli a un allenamento della stretta: il ministro per gli Affari

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Sala: da domani zona gialla ma prevalga la prudenza

Da domani la Lombardia passerà dalla zona arancione a quella gialla con un conseguente allentamento delle misure restrittive. Ma il sindaco Beppe Sala invita i milanesi a non abbassare la guardia. "In questo momento sarei prudente - dice il primo cittadino - abbiamo fatto un grande sforzo, non credo che questi sforzi vadano vanificati. Credo debba prevalere la prudenza massima possibile. E' giusto che il commercio, i bar, i ristoranti lavorino, però ecco stiamo tuti molto attenti perché abbiamo tutti capito non solo i rischi" del contagio ma anche che ci vorrà del tempo prima che a tutti possa essere distribuito il vaccino. "Non vanifichiamo il lavoro fatto. Io non ho mai chiesto in queste settimane di allentare le misure e non lo chiederò", conclude Sala.

"Tampone sospeso": un aiuto ai bisognosi

E' partita stamattina, in piazzale Baiamonti, l'iniziativa "Tampone Sospeso", test molecolari gratuiti offerti agli indigenti. Un regalo natalizio diverso dal solito, ma pensato per quelle persone che, a causa della loro difficile situazione economica non potrebbero accedervi. L'iniziativa, realizzata in collaborazione tra Adl Cobas, Arci Milano, Medicina Solidale, si svolge in un  tendone sanificato ad opera di una brigata di 50 volontari (Brigata Sanitaria Soccorso Rosso), tra cui molti medici e infermieri, pronta a prendersi cura di chi vi si recherà per sottoporsi al tampone. 

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Contagi al lavoro: una vittima su 3 è lombarda

Ma se i numeri sui contagi sono in costante miglioramento in regione, i dati sulle vittime della prima e seconda ondata fanno riflettere. Soprattutto per quanto riguarda i contagi sul posto di lavoro e conseguente decesso. Un destino che è toccato a 332 persone in Italia di cui oltre un terzo (137) in Lombardia. Ad attestarlo il report dell’Inail (Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro) sulle denunce di infortunio sul lavoro da Covid-19 da gennaio al 31 ottobre. Un periodo nel quale sarebbero stati 66.781 i lavoratori contagiati in azienda (22.119 in Lombardia). Un condizionale d’obbligo. "Si tratta di denunce a cui devono seguire le opportune verifiche. In alcuni casi la denuncia all’Inail è praticamente automatica, come per medici, infermieri e operatori delle Rsa, in altri, come ad esempio aziende e uffici, occorrono accertamenti approfonditi con l’intervento degli ispettori. Non è facile infatti stabilire con esattezza dove sia avvenuto un contagio". 

 

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