Bollettino Covid 23 luglio Italia e Lombardia: 68.170 contagi e 116 morti

Tasso positività al 19,4%. Calo terapie intensive e ricoveri. In Lombardia 8.675 contagi e 34 decessi. Iss: superato picco. I dati su incidenza potrebbero però essere sottostimati: ecco perché

Milano - Oggi sono 68.170 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri i contagiati erano stati 71.075. Le vittime sono invece 116 rispetto alle 155 di ieri. Il tasso è al 19,4 %, in calo rispetto ieri quando era al 20,8%. Sono stati eseguiti in tutto, tra antigenici e molecolari, 350.630 tamponi. Sono invece 408 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, mentre gli ingressi giornalieri sono 52. I ricoverati nei reparti ordinari sono invece 10.857, 87 in meno rispetto a ieri. Gli italiani positivi al Coronavirus sono attualmente 1.431.860, ovvero 17.579 in meno rispetto a ieri. In totale sono 20.608.190 i contagiati dall'inizio della pandemia, mentre i morti salgono 170.798. I dimessi e i guariti sono 19.005.532 con un incremento di 86.637. La regione con più casi Covid odierni è ancora la Lombardia con 8.675 contagi, seguita da Veneto (+7.301), Campania (+7.016) e Lazio (+6.365).

In Lombardia ggi sono 8.675 i nuovi casi di covid registrati a fronte di 48.124 tamponi effettuati per un tasso di positività che scende dal 19,2% di ieri al 18%. Tornano ad aumentare i ricoveri in terapia intensiva (+7 a 48) mentre continuano a scendere quelli nei reparti ordinari (-34 a 1.490). Le vittime sono state 34 (ieri 31), che portano il totale da inizio pandemia a 41.292. Per quanto riguarda le province, a Milano sono stati segnalati 2.596 casi, a Bergamo 894, a Brescia 1.153, a Como 401, a Cremona 349, a Lecco 239, a Lodi 226, a Mantova 503, a Monza e Brianza 648, a Pavia 616, a Sondrio 149 e a Varese 695.

Picco superato, come si muove la curva

"Nel corso dell'ultima settimana il numero di casi segnalati sembra aver raggiunto il picco e iniziato a diminuire. Risultano in aumento le ospedalizzazioni, i ricoveri in terapia intensiva e i decessi". Lo evidenzia il rapporto settimanale esteso dell'Iss sulla pandemia da Covid-19.  "In questa fase, caratterizzata dalla circolazione di varianti altamente trasmissibili, è verosimile che ci sia stato anche un aumento della quota di persone che hanno avuto un'infezione non notificata ai sistemi di sorveglianza per motivi legati sia alla mancata diagnosi che alla autodiagnosi. Questo fenomeno potrebbe portare alla sottostima del tasso di incidenza, e quindi del rischio relativo, e dell'efficacia vaccinale". 

"Nell'ultima settimana la percentuale di reinfezioni Covid-19 sul totale dei casi segnalati risulta pari a 12%, in leggero aumento rispetto alla settimana precedente (11,7%)". Dal 24 agosto 2021 al 13 luglio 2022 sono stati segnalati 813.817 casi di reinfezione, pari a 5,2% del totale dei casi notificati.  Il rischio di reinfezione aumenta dopo 210 dalla diagnosi Covid-19, nei non vaccinati o vaccinati con almeno una dose da oltre 120 giorni, nelle donne, nei più giovani (12-49 anni) e negli operatori sanitari.