Trovato vivo il bimbo scomparso al Mugello. Era in una scarpata

E' stato un giornalista Rai a sentire dei lamenti provenire da una scarpata. Il piccolo chiamava "Mamma! Mamma!". Ora è al Meyer, ha solo graffi superficiali

Il bambino scomparso dopo il ritrovamento

Il bambino scomparso dopo il ritrovamento

Firenze - Sono terminate con un lieto le ore di angoscia dei genitori di Nicola, il bimbo di quasi due anni che era scomparso un giorno fa a Campanara, frazione di Palazzuolo sul Senio, nel Mugello. Questa mattina, intorno alle 9.30 il piccolo Nicola è stato ritrovato vivo  in una scarpata a tre chilometri di distanza dalla sua abitazione,  un casolare isolato in mezzo ai boschi dell'Appennino tosco-romagnolo. A rendere ancora più incredibile il ritrovamento, c'è il fatto che è avvenuto a opera di un giornalista (si tratterebbe di un giornalista de La Vita in diretta della Rai, Giuseppe Di Tommaso), che era sul posto per realizzare un servizio sulla scomparsa del bambino.

Risalendo versa la casa del bambino l'uomo ha sentito un flebile gemito. A quel punto il giornalista ha segnalato ai carabinieri il gemito provenire da scarpata sottostante e il Luogotenente Ciccarelli, comandante della stazione dei carabinieri di Scarperia, impegnato nelle ricerche, si è calato a 25 metri individuando il piccolo che ha chiesto subito della mamma. Lo stesso luogotenente lo ha riportato sulla strada sterrata riconsegnandolo alla mamma: "Mamma! Mamma!", ha gridato il piccolo, esausto ma vivace. Poi i sanitari  hanno visitato il bimbo.

La notte appena trascorsa era stata di ricerche condotte anche con l'ausilio di un aereo dotato di termoscanner, ma senza esito. Ora il lieto fine dopo ore di tensione. Alle ricerche hanno partecipato Vigili del Fuoco, Carabinieri, Soccorso alpino e numerosi volontari, per un totale di quasi 200 persone. Alle 11 il sindaco di Palazzuolo sul Senio Philip Gian Piero Moschetti terrà una conferenza stampa dalla sede dell'Unione dei Comuni Mugello a Borgo San Lorenzo. 

Le condizioni del piccolo sarebbero buone. Ha gia visto i suoi genitori e ora, con l'elisoccorso,  è stato portato in ospedale al Meyer di Firenze per controlli. Qui è stato ricoverato ma sembra stare bene, ha solo graffi superficiali.  

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La zona della scomparsa

La zona dove sorge il casolare dove vive il piccolo, con i genitori e un fratello, è isolata, raggiungibile solo attraverso una strada sterrata ed è circondata da boschi fittissimi. Non c'è neppure copertura per i cellulari e le comunicazioni avvengono prevalentemente via radio. Le ricerche del bambino, che hanno impegnato decine di persone, hanno scandagliato palmo a palmo un reticolo boschivo enorme, costituito da anfratti e invasi artificiali. Numerose le squadre impegnate sia dall'alto con elicotteri e droni, che via terra. Carabinieri, vigili del fuoco, forestali, soccorso alpino: tutti in azione anche i cani molecolari.