Covid: cosa deve fare chi aveva prenotato Astrazeneca? E chi ha fatto la prima dose?

Le inoculazioni del vaccino anglo-svedese sono di fatto sospese fino a giovedì, quando è attesa la decisione dell'Ema. Chi attende la seconda dose non deve preoccuparsi

Stop ad Astrazeneca: quanti vaccini rischiamo di perdere

Stop ad Astrazeneca: quanti vaccini rischiamo di perdere

Milano - La domanda se la pongono in molti. Cosa deve fare chi aveva già prenotato il vaccino AstraZeneca, magari con una data già assegnata di somministrazione? La risposta è duplice. Al momento, niente. Da un lato, infatti, le iniezioni del marchio anglo-svedese sono sospese, in attesa del pronunciamento dell’Ema e dell’Aifa (e quindi delle decisioni del governo). Dall’altro può attendere di essere riconvocato, se lo stop temporaneo venisse annullato. Per la maggior parte le prenotazioni riguardano il personale della Scuola e dell’Università e le Forze dell’Ordine e Forze armate. In sintesi, chi era attesso all’inoculazione non dovrà recarsi nei centri vaccinali e sarà ricontattato. Chi ha il vaccino AstraZeneca prenotato non dovrà dunque recarsi al centro vaccinale.

In pausa fino a giovedì

Le somministrazioni di AstraZeneca restano dunque interrotte sull’intero territorio nazionale, dopo la decisione di Aifa, in linea con altri Paesi europei, di sospenderlo temporaneamente e in via precauzionale. Lo stop alle inoculazioni durerà fino alla pronuncia di Ema, che si riunirà giovedì. Anche i medici di famiglia hanno sospeso gli eventuali appuntamenti già presi con i loro assistiti fino a domani compreso. Nelle prossime ore, a seguito delle valutazioni e comunicazioni di Aifa, le autorità sanitarie contatteranno tutte le persone prenotate, per una riprogrammazione della vaccinazione. Al momento le vaccinazioni prenotate da giovedì 18 marzo in avanti rimangono confermate in attesa di sviluppi. 

Lo status qui di Pfizer e Moderna

Tutto invariato invece per chi era destinato a un’inoculazione con Pfizer o Moderna. Le vaccinazioni per gli over 80 anni, le categorie vulnerabili e i disabili con invalidità al 100% continueranno regolarmente nei siti di vaccinazione. Resta però al momento escluso che chi fosse già stato prenotato per AstraZeneca possa essere “dirottato“ su Pfizer-Biontech o Moderna, le uniche due alternative al momento disponibili in Italia, in attesa dell’arrivo del monodose Johnson e Johnson e del possibile rinforzo dal vaccino russo Sputnik V.  Il motivo? Pfizer e Moderna sono riservati a precise categorie di rischio (anziani e soggetti fragili), quindi non per le categoria chiave cui era stato riservato AstraZeneca.

Chi ha fatto la prima dose

Oltretutto le dosi disponibili degli altri due marchi sono al momento contate. Sulla questione, e sulla psicosi tra chi abbia già fatto la prima dose, interviene anche il ministro della Salute, Roberto Speranza: «Chi ha fatto già il vaccino AstraZeneca non ha ragione di essere preoccupato, questa è una pausa solo precauzionale. I vaccini sono e restano l’arma fondamentale con cui uscire da questi mesi difficili. Quando emergono fatti nuovi come ieri è giusto fermarsi per fare una verifica, questo deve aumentare fiducia dei cittadini».

L'eccezione di Bologna 

Il sindaco di Bologna Virginio Merola , annuncia però una soluzione in controtendenza. «Ad oggi abbiamo vaccinato 10.519 insegnanti con AstraZeneca e, sempre ad oggi, visto che è successo ieri, le disdette di prenotazione sono poche. La nostra Ausl ha già fatto sapere che tutti verranno ricontattati e con la Regione abbiamo già deciso che si procederà comunque con le vaccinazioni con altri vaccini, Pfizer o Moderna, in attesa che si liberi definitivamente la discussione su AstraZeneca. Ieri avevamo aperto le vaccinazioni per le persone dai 75 anni in su e, nella prima giornata, abbiamo avuto 22.500 prenotazioni».