Bresso (Milano)- È partito da Bresso che era ancora uno studente Alberto Maradini. Ha conquistato una laurea, un posto da Sottocapo di terza classe nell’esercito e soprattutto ha conquistato le profondità del mare divenendo un palombaro. Poche settimane fa, in Florida, insieme al collega palombaro Nicola Cappanera, ha conquistato il titolo di miglior palombaro militare al mondo. Il suo non è né un Guinness né un titolo sportivo, ma forse ha ancora più valore, perché il suo nome compare al primo posto nella classifica del corso "International Eod", che si è tenuto alla U.S. Naval School "Explosive Ordnance Disposal", nello Stato americano della Florida, alla presenza dei migliori palombari delle forze della marina militare di 13 nazioni aderenti alla Nato. Si fosse trattato di un pilota di "caccia" militari, il suo titolo sarebbe quello di Top Gun. Invece, per Alberto e per il suo compagno di corso Nicola (giunto secondo) si è trattato di essere i più bravi a disinnescare gli ordigni esplosivi nelle condizioni più difficili e pericolose che si possano incontrare. Già, perché come ha raccontato lui stesso, che ha 31 anni e vive a La Spezia nella sede del Raggruppamento Subacquei ed Incursori della Marina Militare (Comsubin), il principale compito dei palombari italiani è soprattutto quello di disinnescare gli ordigni bellici che ancora sono seppelliti in gran numero nelle profondità di mari, laghi e fiumi. Nel corso del 2021, i palombari di questo raggruppamento specialistico della Marina Militare, ne hanno messi in sicurezza oltre 90mila nelle acque nazionali. "Un lavoro difficile, ma che ci dà grande soddisfazione – racconta Alberto –. Purtroppo nelle nostre acque ci sono molti più ordigni di quanto si possa immaginare, dunque siamo costantemente impegnati in scenari operativi che hanno come obiettivo quello di fornire sicurezza ai nostri concittadini". A spingere Alberto Maradini ...
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